La Città: 4 zone
Itinerario 1: zona media o  centrale
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Da Piazza S. Croce si scende in Via Comizi formatasi sulla lava del 1794 e detta ”Sopra la Ripa”. Sulla destra è la
CHIESA DI
S. MARIA ASSUNTA

 
 
Un oratorio col nome dell’Assunta o della Segreta fu costruito nel largo di S. Croce nel 1610 da un tale padre Pavone, gesuita, per raccogliere i numerosi soci di una confraternita religiosa che aveva avuto sede fino ad allora in S. Maria del Principio. Tale oratorio fu edificato su casa privata, meschino e disadorno all’esterno, angusto e semplice all’interno. Nel I749, aumentato il numero che gli associati ed essendo cospicue le entrate in denaro, abbattuta la vecchia fabbrica, si costruì una chiesa con una sala quasi sulla stessa area, ma più ampia e ad un livello più elevato per adibire i locali precedenti ad ossari.
”...Ad cappellam Confraternitatis sub titulo Assumptionis...noviter constructam in solo veteris cappellae sub eadem invocatione Olim erecta”
(... alla cappella della Confraternita sotto il titolo dell’Assunzione... nuovamente costruita sul suolo della vecchia eretta, un tempo sotto lo stesso nome).
 
Questa era rivolta ad oriente, aveva, all’esterno una doppia scala d’accesso di quindici gradini e all'interno due altari. La confraternita accolse fino a 300 iscritti con lo scopo di curare la loro educazione spirituale sotto la guida di zelanti sacerdoti fu centro di pietà e di formazione dei cittadini, vivaio di operosità evangelica; assisteva i soci e dopo la morte dava loro sepoltura nella chiesa, in quattro fosse comuni ricolme di terreno e, dopo un normale periodo di inumazione i resti di ognuno venivano gettati in due ossari sottostanti. Su di questi erano pietre marmoree (ora perdute) che portavano le scritte:
QVI DE UNO PANE VIXERUNT
UNO CINEREE REQUIESCUNT - 1685
(Quelli che vissero d’un solo pane (quello dell’Eucareatia), ora riposano in una sola, tomba)
EXPECTO DONEC VENIAT
IMMUTATIO MEA - IOB CAP. 14
A PARTU VIRGINIS
ANNO DOMINI MDCLXXXV
Aspetto finché verrà la mia resurrezione. - Lib di Giobbe, I4. Dal parto della Vergine, nell’anno del Signore 1685).

  
  

       L'antica Chiesa dell'Assunta con l'Altare
                e le fosse per le sepolture

   
Padre spirituale della confraternita fu anche il beato Vincenzo Romano fra il 1778 e il 1799 profondendo le sue energie di uomo ardente di fede.
Nel 1786 fu prolungata la chiesa nella parte posteriore e furono aggiunte sulle pareti, a capo delle fosse, delle sentenze morali dipinte. Nell’eruzione vesuviana del giugno I794 la lava ignea,mentre distruggeva la vicina S. Croce, proseguendo il suo cammino verso il mare, sfiorò la fabbrica dell’Assunta senza invaderla, ma danneggiandola e soverchiandola da renderla inservibile.

Si costruì. allora, nel 1798, su disegno dell’arch. Di Nardo, ad un livello ancora più elevato, per la terza volta, l’attuale chiesa con ampio salone attiguo. Questa, preceduta anch’essa da una scalinata, ha l’interno ad una sola navata e sull’altare maggiore la statua in legno della Vergine Assunta proveniente dalla vecchia chiesa.
Da una scala si scende nella vecchia, chiesa recentemente sgombrata dal legname di una ditta di luminarie messo a deposito, restaurata e sistemata dal Gruppo Archeologico Torrese ”G. Novi”: in essa si vedono l’altare, le fosse che conservano ancora i resti degli ultimi sepolti, gli ossari contenenti teschi e ossa sparsi sul fondo, (che allegria! n.d.r.) e un grosso macigno di lava vesuviana del 1794 rimasto fermo davanti alla porta d’ingresso.

Dall’attigua sala dell’oratorio ancora inaccessibile, i soci di tale Gruppo Archeologico sono usciti all’esterno, constatando, tra la colata lavica, la presenza di vecchie case distrutte pure nel 1794. Moderna continuazione dell’antica Congrega, si e costituita nel 1992 l’Unione Cattolica Operaia Maria SS. Assunta, che promuove con spirito evangelico opere di solidarietà a favore dei bisognosi.