Sulla Strada Regia (oggi Via Nazionale), a sinistra, il
SANTUARIO DELLA MADONNA
DEL BUON CONSIGLIO

Don Raffaele Scauda, giovane sacerdote ventisettenne venne dalla natia
Torre Annunziata a stabilirsi nel 1899 nella povera ed emarginata contrada
Leopardi, portando da casa sua un quadro della Madonna del Buon Consiglio.
Ricevuto in dono da alcuni contadini un pezzo di terreno, con l’aiuto
dei pochi abitanti della zona, costruì sulla via Nazionale una chiesetta
che, dedicata alla sua Madonna, fu inaugurata nel 1906 e divenne centro di
vita e di fede religiosa per quella zona che da allora cominciò a
svilupparsi. Animato da ardente spirito apostolico e dal desiderio di
erigere una chiesa più grande, egli andò per ogni dove diffondendo la
parola e raccogliendo offerte in denaro, avendo intorno a sé i generosi
abitanti del luogo e soprattutto la buona marchesa Eleonora De
Cillis-Carafa d’Andria; dando per primo l’esempio, trasportò pietre e
calcina con la carriola, imitato da giovani e ragazzi che si prestavano
volontariamente.
Dopo ben sette anni, il 2 Dicernbre 1926, poté vedere la sua nuova chiesa
consacrata dal card. Ascalesi. Accanto a questa, emulo e amico di Bartolo
Longo, avendo sempre al suo fianco come benefattrice e collaboratrice la
De Cillis che capeggiava un comitato per la raccolta del denaro, volle
costruire un orfanotrofio che fu affidato a delle suore e accolse numerose
fanciulle, educandole allo studio e al lavoro. Devoti e pellegrini,
informati a mezzo del periodico ”nuovo Trionfo” che ivi si pubblica,
venivano da ogni parte incoraggiando con offerte in denaro la pia
istituzione; altri inviavano da lontano.
Sopravvenuta la II Guerra Mondiale, il 15 settembre 1943 un bombardamento
anglo-americano ruinava tutto il complesso e don Scauda, rimasto senza
tetto con le sue orfanelle e suore, fu accolto con la sua. comunità nella
villetta della benemerita marchesa.
Poi, forte e tenace come sempre, ricominciò la sua peregrinazione presso
le famiglie e i commercianti di Torre del Greco e presso le Autorità
politiche per
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Don Raffaele Scauda
ottenere gli aiuti necessari per la ricostruzione.
Con la carità dei benefattori e l’intervento dello Stato poté rifare
,in meno di due anni e in forme più ampie, le sue opere. Si completarono
i lavori. Le opere benefiche fiorirono sempre di più . Il 21 settembre
1947, con decreto del Capitolo Vaticano, la Miadonna era solennemente
incoronata dal card. Ascalesi e la chiesa prendeva il titolo di Santuario.
Grazie all’intervento di illustri personalità e all’azione del
coadiutore rev. Giovanni Borrelli, si costruirono nuovi dormitori,
laboratori e un attrezzato reparto di biancheria e camiceria per la
qualificazione delle orfane, si organizzarono mostre di lavori; l'asilo e
le scuole primarie raggiunsero il massimo sviluppo.
A tutto ciò si aggiunse una Scuola di Avviamento Professionale Femminile
a tipo industriale.
L’Apostolo della carità moriva il 2 giugno 1961 alla veneranda età di
89 anni, rimpianto da tutto il popolo torrese e, dopo solenni funerali
alla presenza di Autorità civili, politiche e religiose, veniva sepolto,
per concessione straordinaria, nel suo Santuario. Il Santuario di don
Scauda è li, alto e solenne, sulla Nazionale, ex Strada Regia per le
Calabrie: centro di una contrada fattasi popolosa,con la sua, chiara
facciata e il suo snello campanile.
Ampio e luminoso, diremo anche moderno, l’interno con le sue tre navate,
il grande altare su cui troneggia il venerato quadro della Madonna, e con
la saletta della tomba del Fondatore. Già funzionante da parrocchia
sostituendo quella dell’Assunta al Palazzone, è stata ufficialmente
eretta Parrocchia il 7 Gennaio 1984. Attuale parroco e don Luigi Servito.
E tutt’intorno sono gli edifici con le sale per le attività
parrocchiali che, dopo la partenza delle suore avvenuta nel Febbraio 1988,
danno ora da sole vita a tutto il complesso; importante, fra l’altro, la
Mostra Biennale di Arte Sacra organizzata dal prof. Albino Froldi.
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