E' uscita la monografia di Gennaro Vitiello

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I

Un europeista ante litteram
A circa venti anni dalla morte di Gennaro Vitiello abbiamo raccolto e pubblicato tutti i suoi scritti attualmente reperibili; smentendo una opinione diffusa secondo la quale Gennaro non avrebbe lasciato nulla di scritto. In questa raccolta mancano alcuni scritti incompleti ed altri che non siamo riusciti ancora a reperire. Tra i primi, c’e un suo studio di notevole interesse, sugli aspetti del popolare, in cui 1’autore parla di rappresentazioni di burattini di Battiloro a Torre del Greco e di Zambello a S. Pietro a Patierno. Un nostro vecchio progetto era quello di pubblicare la cosiddetta ”trilogia napoletana” (Padrone e sotto, Il cacatoa verde e Mamma chi e?) poiché presentano aspetti interessanti sulla trasposizione di queste opere da una realtà culturale nordica a quella meridionale. Per completare questa raccolta era nostra intenzione aggiungere la sceneggiatura del riscatto baronale che troviamo in questo libro. Purtroppo la ricerca nell’archivio Vitiello e stata in parte infruttuosa, poiché siamo riusciti a reperire solo dei testi incompleti. Gennaro era fermamente favorevole a un decentramento teatrale che portasse il pubblico ”dal centro
alla periferia”. A questo fine istituì le ”Settimane di Teatro Laboratorio” a Torre del Greco, ma maggiormente volle che il  centro della sua attività fosse nel cosiddetto ”Teatro nel Garage”, sempre nella nostra città. Con le Settimane di Teatro Laboratorio il nome di Torre del Greco assurse a livello internazionale, con l’arrivo di gruppi

teatrali provenienti da tutta Europa, dalle Americhe e dal Giappone. Egli era un europeista ante litteram, infatti il suo teatro ha varcato i confini nazionali con le sue trasposizioni/contaminazioni napoletane di opere tedesche e con traduzioni di opere spagnole e francesi.
Un forte legame lo univa, oltre che alla sua città, anche alla sua famiglia e in particolare ai suoi tre fratelli: Pietro, Umberto e Mario (che per motivi vari furono costretti ad allontanarsi dalla propria terra) e alla sorella Rachele.

Torre del Greco, ottobre 2003                                                                                  Raffaele Capano