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RADIO EMARCONISTI ITALIANI
su navi
mercantili
(1900 - 1970)

di Urbano Cavina
 

Premessa 

Chi furono i primi operatori RT della nostra marina commerciale? Da dove provenivano? Da chi, come e perché venivano prescelti per operare nelle prime navi italiane attrezzate di radio? Perché mai i marconisti storici sono soltanto stranieri, anglosassoni in particolare, quali Kelly, Stracey, Binns, Phillips, Bride, Evans, Pickerill, Sarnoff... mentre dei primi RT italiani che indossavano l'uniforme da ufficiale e maneggiavano primordiali apparati radio nei fastosi transatlantici che l'Italia sfoggiava ai primi del '900, non si conoscono nemmeno i nomi?

Eppure, scriveva il comandante Gino Montefinale che nel corso di una operazione di salvataggio navale congiunta militare-mercantile con una divisione alleata (1^ G. M.), l'ammiraglio inglese dichiarò esplicitamente: you have the most clever wireless operators in the allied fleets. E allora perche non ricordarli?

A far emergere la memoria di alcuni, prima che i loro nomi cadessero definitivamente nell'oblio, ci ha pensato il caso. Vale a dire l'acquisto alla cieca su e-bay di varie riviste "Radio" raccolte in un volume degli anni '20. Ma la vera prova della loro presenza e identità è certificata da alcuni dattiloscritti della Compagnia Marconi in Italia e della Società Italiana Radio Marittima (SIRM), determinanti per far luce su questa che a prima vista sembrava una lacuna storica incolmabile.

Si tratta di fogli cui sono pervenuto con l'aiuto del collega e capitano Alfredo De Cristofaro, di negativi, di piani e di svariate foto di stazioni radio navali attive intorno alla metà del 20° secolo. Materiale sottratto al macero nei primi anni '90 dal direttore tecnico della SIRM -



Disegno denominato "Piano Locali Radio" che configura e localizza apparati radio, antenne, cabina radio, alloggi ufficiali RT... (Norme tecniche per gli impianti radioelettrici sulle navi mercantili, D.M. 21 febbraio 1931, art. 2).


allorché questa venne smantellata - P. I. Ivan Bottega, cui va la gratitudine di quanti come me hanno vissuto e hanno a cuore la storia della radio e dei marconisti d'alto mare.

Una particolare riconoscenza, inoltre, va estesa ai signori Paolo Noceti, Francesco Novaro e Giovanni Pecunia, familiari di alcuni pionieri RT dei quali hanno fornito testimonianze storiche e documentali. E a tutti coloro che con suggerimenti ed elaborati hanno contribuito alla stesura di questo volume. 

Forlì, 9 maggio 2011                    Urbano Cavina