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 MARCONISTI  D'ALTO MARE
la radiotelegrafia e le sue origini

di Urbano Cavina

1° FEBBRAIO 1999 (La^Inento all'ufficiale RT)

Meriti e sepolte colpe mi facevan bravo. Ordini non volevo, ma neppure comandavo. Dal cuore del mondo, torre d'avorio e magico pulsare, Esploravo l'etere nell'Immenso che sovrasta il mare. 

Cordone ombelicale di rude carne umana Altrimenti appesa a una speranza, spesso vana, Languo trafitto da gelide stelle d'acciaio.* 

Amavo librarmi al soave ritmar di onde radio Come loro sospinto da caldi flussi di corrente, Aleggiar su nostalgie ...spensieratamente. 

Forll, febbraio 1999. 

* SATCOM (satelliti per comunicazioni) 

U. Cavina 

Urbano Cavina nasce in Romagna nel 1942. Nel '66/70 vive 43 mesi di navigazione oceanica da ufficiale marconista su carrette, mineraliere epetroliere battenti bandiere ombra e italiana. Si laurea in sociologia all'universitd di Urbino nel '78. Ed e radioamatore dal '79 col nominativo di i4yte.  

a Clotilde e a Bruna

Presentazione: 

QUALCHE RISPOSTA AI PERCHE DI RADIO E MARCONISTI IN MARE

Lo sviluppo del Telegrafo Senza Fili - TSF (wire-less ), trova nell'ambiente marittimo il suo vero banco di prova. Non era ancora trascorso il 19° secolo quando inizio la lunga serie di interventi che lo videro protagonista indispensabile per la sicurezza della vita umana in mare. Debutta con emissioni di radio onde a scintilla smorzata, poi a nota-musicale, apersistenza (Poulsen), a onde lunghe e inhne, negli anni '20, si afferma con le onde metriche afascio (onde corte) di origine termoionica. Emissioni captate dall'antenna e tradotte in suono da rivelatori che dalle polveri metalliche dei coherer giunsero alle valvole termoioniche, passando per i maggie a nastro magnetico, i barretter elettrolitici e i cat-whisker a cristallo. 

Quanto c'entra Marconi in tutto questo? 

E o non è lui il vero inventore del TSF? Quali i suoi meriti ? E quali le supposizioni che da piu parti lo volevano semplicefortunello se non addirittura visionario impostore? Perche mai un noto biografo inglese che lo definisce ..autentico Cesare dell'etere>> vede in lui un moderno Cristoforo Colombo? 

Tanto venne ignorato e awersato da meschine furbizie in casa propria, quanto compreso e favorito con appropriato opportunismo in Gran Bretagna. Snobbato dal mondo scientifico e screditato da certa stampa, seppe imporsi a forti concorrenze spesso sleali, prima che la scure della ragion di stato si abbattesse sull'impero della sua Compagnia.
Sperimentatore instancabile, prosegui studi e ricerche sulla propagazione dei segnali radio, in

giro per il mondo sul mitico panfilo Elettra, ·.candida nave che naviga nel miracolo ed anima i silenzi>> di dannunziana memoria. 

La sua improvvisa e, perlomeno tecnicamente, prematura scomparsa giunse quando, dopo un'interruzione di oltre trent'anni, aveva ripreso lo studio sulla riflessione delle microonde che lo portarono a sperimentare per ultimo quel Radio Detector Telemetrico (RDT) precursore del radar Radar che indusse tedeschi e anglo-americani in particolare, ad affrontarsi nell'etere con astuzie e accorgimenti che, nel bene o nel male, influenzarono notevolmente l'esito dell'ultimo conflitto mondiale. Una funzione analoga a quella svolta nella guerra del '14/18 da un'altra grande invenzione tutta italiana, il radiogoniometro. 

Ma chi erano i protagonisti che maneggiavano sapientemente queste magiche apparecchiature portatrici di un rivoluzionario sistema di comunicazione? 9uale il peccato originale che relego l'innovativo wireless e i suoi validi operatori nelle marine da guerra, su posizioni subalterne ad assegnatari spesso impreparati per l'incompatibile formazione professionale? Quali, oltre a questo, i limiti che hanno impedito alla radio, cosi preponderante nel campo delle telecomunicazioni, d'imporsi liberamente sulle navi da guerra?

A far da contrasto c' era l'awenturoso mondo delle navi merc antili a spasso per i mari, dove all'iniziale ostilita e scetticismo nei confronti del wireless, segui l'incontrastata e piena affermazione delle radiocomunicazioni il cui servizio fu assegnato interamente nelle mani esperte di uomini qualificati e competenti, paladini della sicurezza in mare ai vertici della gerarchia di bordo. 9uali i loro nomi, le loro origini, le loro imprese, i loro meriti, i loro riconoscimenti, . ? 

Queste le principali domande, in prevalenza mai affrontate prima d'ora, cui ho cercato di rispondere con l'aiuto di brevi e intense esperienze vissute su navi da carico in particolare, nella tenace e minuziosa ricerca sulle origini della Radio-Telegrafia e dei MARCONISTI D'ALTO MARE
Forli, 7 febbraio 2000  U.C.