COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA
IN PRATICA
Dalla biblioteca ritorniamo in tipografia col dubbio se sia la parte
letteraria ad alleggerire la noia di quella tecnica o viceversa. Anche
qui è questione di forma mentis.
Dalle regole per una vita salutare
passiamo a quelle di una buona stampa. Un rigo di scritto non dovrebbe
essere di larghezza inferiore a 12 righe tipografiche (poco meno di 6 centimetri) e non superiore a 30 righe
(15 centimetri). Un rigo superiore a 30 righe
causerebbe difficoltà a ricercare il rigo successivo, dato che la
nostra scrittura non è bustrofedica. Le interlinee tra i righi di scritto
sono necessarie per allungare il testo e per migliorarne la
leggibilità. Le linee linotipiche, generalmente formanti carattere di
testo, mai superiori al corpo 14, ad eccezione di modifiche speciali, e
le righe composte con i caratteri mobili, pur se accostate, senza
interlinee, consentono la leggibilità perché è calcolata una minima
spalla, sopra e sotto il carattere in maniera da evitare l’accostamento
delle lettere. Le composizioni possono essere: lupidarie, (spazi
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irregolari ai due lati); a bandiera (spazi
irregolari solo sul lato destro); a blocco (testo allineato a
destra e sinistra, come questo che state leggendo). Tale composizione non
consentirebbe più di tre divisioni di parola consecutive; inoltre, l’ultimo
rigo di ogni capoverso non dovrebbe essere inferiore ad un terzo della
giustezza del blocco. Ho usato il condizionale per le due ultime regole
perché io stesso non le ho rispettate in questo testo poiché le ritengo
un momentino pedanti. E’ curioso notare che, in origine, tutti i
lavori tipografici che non fossero relativi alla produzione libraria
venissero chiamati lavori accidentali. Il XX secolo ha ribaltato la
questione.
Il
campionario dei caratteri è uno strumento essenziale per una composizione
equilibrata e gradevole. Lo sviluppo del testo di un manoscritto o
dattiloscritto si calcola contando un rigo dell’originale ed un rigo del
carattere prescelto, quindi si procederà alle due somme e si
confronteranno. Calcolo inutile per il libro che state leggendo, perché
sono partito con un canovaccio di cinquanta dattiloscritti e ne saranno
venuti fuori, affacciato
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