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Tutti i cliché tipografici di zinco dello spessore
medio di 2 mm. vengono montati con doppio adesivo su blocchi sistematici
di duralluminio della stessa altezza del materiale tipografico (cliché
compreso), in sostituzione delle vecchie basi di legno, mai rettificate.
Il procedimento per isolare lastre offset e il medesimo dei cliché,
solo che, generalmente, una lastra litografica ha bisogno, per essere
esposta, di un positivo anziché un negativo. |
costituenti il disegno e le scritte, malgrado 1’umidificazione vengono perfettamente inchiostrate, sempre che l’umido non sia eccessivo. Viceversa, una eccessiva inchiostrazione imbratterà, se pure irregolarmente, le zone di bianco. Realizzare una lastra o matrice offset è più semplice di quello che si pensa. Il montaggio positivo: supporto trasparente con zone stampabili nere, viene posto a perfetto contatto con la lastra pre-sensibilizzata per la fase di esposizione a luce attinica. Le lastre offset sono positive per un processo di inversione del materiale fotosensibile, onde agevolare il montaggio che in positivo è più facile. La fase successiva all’esposizione è molto semplice perché non è previsto nessun processo di acidazione come per i cliché di zinco. Le matrici offset vengono sviluppate attraverso lo strofinio piuttosto vigoroso di un tampone manuale con alimentazione progressiva di un solo bagno. Subito dopo le lastre vengono protette dall’ossidazione tramite un velo di gomma applicato con un tampone imbevuto. La gomma, essiccata, viene asportata con acqua solo quando la macchina offset è pronta per l’abbrivaggio. |