avanza su fitte reti metalliche onde favorire
la colatura delle acque. Quindi la carta viene pressata e asciugata. La
collatura e la lisciatura avvengono in fasi successive. Lo so, non è sufficientemente chiaro, rivediamo la scena a rallentatore. L’impasto
parte dagli enormi serbatoi della vasca di afflusso, la quale ha una
fessura regolabile. Un cilindro speciale detto ballerino mantiene
1’uniformità dello spessore della carta, ed e proprio questo
cilindro, a proposito, che forma, quando necessita, la filigrana,
perché appositamente trattato. Il nastro di carta largo una diecina di
metri avanza, poi, nei cilindri pressatori, e ancora in quelli
essiccatori. Un ultimo gruppo di cilindri provvede a collare e lisciare
la carta allo scopo di predisporla all’uso che ne facciamo. Altri tipi
di carta, invece, vengono calandrati, cioè ricevono il giusto grado di
lisciatura perché risultino più idonei alla scrittura e alla stampa.
Inoltre la carta può essere ulteriormente trattata per usi speciali.
Può essere martellata, goffrata, telata, colorata in superficie con
pigmenti speciali, ecc. E’ facile scrivere sulla carta, ma non
ugualmente stamparvici, specie con le macchine offset, là dove il
foglio, al
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passaggio in pressione di stampa, può subire degli
stiramenti, specie se non è immesso col senso della fibra favorevole alla
stabilita dimensionale. Il problema è maggiormente sentito quando si
devono stampate colori successivi sovrapposti. E’ possibile riconoscere
la posizione della fibra inumidendo i due lati di un angolo del foglio.
Quello contenente la fibra in senso verticale si ondulerà meno
dell’altro. Ricordo il buon Priz, quando venne ad installare una
fiammante bicolore offset alla tipografia del Ministero della Marina, sul
Tevere. Aveva voglia di ripetere le bagnature alla carta, con le labbra!
Non c’era commilitone che non facesse finta di non capire. Il povero
Friz ritorno in patria disidradato. La stabilità dimensionale della carta
viene pure compromessa dall’umidità e da altri agenti atmosferici. Per
questo le macchine pluricolori hanno invaso il mercato, perché i vari
colori vengono stampati successiva- mente in un tempo unico. Il primo
gruppo stampa e neutro, la pressione del quale serve solo a stirare la
carta.
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