facilitare il ricalco tramite carta carbone o per usi relativi ad esigenze
di spessore o di peso, come nel caso della corrispondenza via aerea. La
normale carta satinata, dai 50 ai 150 gr. al mq. ed è utilizzata per
numerosi lavori di stampa compresi quelli editoriali. La carta patinata
lucida od opaca va da una grammatura di 80 a 400 grammi (cartoncino
pesante) e si presta per le illustrazioni retinate, specie se stampate
con clichè di zinco con retinatura fino ad 80 linee al cmq. e oltre. I
cartoncini vengono prodotti con una varietà notevole. La grammatura
varia da 150 a 500 gr. al mq. Essi, com’è noto, vengono adoperati per
realizzare lavori commerciali come biglietti, cartoline, copertine,
schede, cartelle per atti e via dicendo, nonché come copertine per uso
editoriale. Abbiamo i cartoncini tipo Bristol od opalino, gli
schedografici, i telati, i martellati, i vergati e i tracciati, i
puntinati, gli ondulati, i rasati, i plastificati monotrattati e i pergamenati. La pergamena propriamente detta, invece,
è 100-180 gr. E’ presente un vasto mercato di carta allestita e
preconfezionata. La prima riguarda più le tipografie che le cartolerie,
la seconda entrambi i settori. La
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carta allestita consiste nel rismettame e il bigliettame vario; il
preconfezionato riguarda, come dire, lo scatolame cartaceo: Biglietti con buste,
inviti con buste, partecipazioni, buste internografate, e i prelavorati in
genere. A Napoli e a Salerno vi sono rivenditori grossisti che forniscono
tutti i tipografi artigiani della regione. I complessi tipografici si
riforniscono dalle cartiere. La carta distesa 70 x 100 e 64 x 88 cm. viene
confezionata in risme per le grammature da 30 a 70 gr. al mq. Oltre questo
peso la carta viene confezionata i pacchi da 250 fogli (da 80 a 130 gr. al
mq.) e da 125 o 100 fogli, il cartoncino. La suddivisione così
ripartita prevede sempre pressappoco lo stesso peso per consentirne
lo spostamento manuale. L’unica cosa nelle arti grafiche che è rimasta a
misura d’uomo.
Non bisogna dimenticare il settore delle buste, prodotte
in una varietà infinita di formati e grammature, sia per 1’uso
tipografico che per quello commerciale e alimentare, destinate, queste, ad
un massiccio rilancio, perché sono biodegradabili, in contrapposizione a
quelle di polietilene largamente inquinanti.
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