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Mille cose avanzano, novecentonovantanove
regrediscono, questo e il progresso. La tecnica c’e sempre stata, solo i più non hanno studiato abbastanza per saperlo. «Problemi della lirica» Gohfried Benn LA
STAMPA FLESSOGRAFICA |
avuto con l’utilizzo delle matrici flessibili
fotopolimeriche, ma i risultati non sono mai paragonabili alla stampa
tipografica od offset. In flessografia vengono stampati: le carte da
imballo, i sacchetti di materia plastica, le carte per rivestimenti e via
discorrendo. Lavori, insomma, che non richiedono particolare finezza di
stampa. Il clichè di gomma, comunque, viene rettificato al massimo
perché venga eliminato il benché minimo dislivello causato dalla
cottura, che apparirebbe sul prodotto stampato come una zona
schiacciata, cioè con gli elementi grafici deformati e dai contorni
sdoppiati, rispetto alle altre più nitide e regolari. Gli inchiostri
flessografici sono liquidi, come quelli rotocalco; sono anch’essi molto
volatili e consentono una essiccazione rapidissima per l’evaporazione
immediata dei solventi. |