compromessa dalla concorrenza nei tempi di magra. Un
altro momento buono, per le botteghe artigiane è la primavera.
Almeno nella mia Torre del Greco, marzo è provvidenziale
per i tipografi. Gli sposi, sortiti dalle loro tane compaiono, sebbene
incerti, sull’uscio della bottega, gia spalancato al primo tepore di
primavera. Quando i colombi sono accompagnati dai genitori,
allora la scelta delle partecipazioni si tramuta in una vera farsa. E’
oltremodo malagevole conciliare le parti. Si troverà la mamma di lei,
professoressa di lettere, che esigerà il carattere stile inglese,
mentre la genitrice di lui laureata in informatica, preferirà il
carattere byte dei display. In alcuni casi la controversia origina una
vera e propria guerra fredda. Le suocere, indispettite, ragionano oramai
per partito preso. Tutto ciò che va bene ad una fazione,
inevitabilmente va male all’altra. Immaginate dieci persone agitate,
accalcate in quei due metri quadrati di pavimento che dispongo all’ingresso,
innanzi al banchetto di accettazione. In breve si odono mugugnii e
ciancicherie. Non à raro che i Montecchi e i Capuleti comincino anche a
trascendere verbalmente; in
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qualche raro caso si e verificata una vera e propria
rissa, dopo di che quei colombelli, per quanto mi risulta, non si sono mai
più uniti in matrimonio.
I timbri e le targhe provengono quasi sempre dalla stessa bottega
artigiana, almeno nel Napoletano, sebbene siano prodotti rispettivamente
con attrezzature per nulla attinenti tra loro. Ma come tutti i sistemi di
lavorazione pure i timbri e le targhe sono indirizzati verso processi di
fabbricazione trasformati o diversificati. I timbri, ad esempio, sono
stati sempre ottenuti con la realizzazione di una copia in gomma della
composizione tipografica, in pratica il processo stereotipico ampiamente
descritto in precedenza. La composizione tipografica, stretta ed
impugnata, è essa stessa timbrabile, pur se rigida, analogamente il
cliché di zinco. Se montiamo su di un’impugnatura una piccola
composizione tipografica od un cliché abbiamo ottenuto un rudimentale
timbro di metallo come quelli che si usano in banca o alla posta,
destinati a durare nel tempo. I timbri di metallo richiedono, però, un
piano morbido per ottenere una timbratura uniforme. La cosa si ovvia
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