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con 1’utilizzo di un rettangolo di feltro o di gomma disposto sotto il foglio da timbrare. Questo accorgimento permette di ammortizzare la pressione irregolare che esercita la mano dell’uomo, in più consente la leggera impressione, caratteristica della rilievografia. Non sempre, pero, si dispone di feltro o gomma, quindi si penso di invertire i fattori, si la- scio la scrivania dura e si rese morbido il timbro. Se i cliché, in passato, anziché di zinco, 1’avessero potuti realizzare in gomma, la copiatura vulcanizzata dei timbri da una composizione tipografica, non sarebbe sussistita. Anche se in ritardo, oggi questo e accaduto. Con le so- stanze fotopolimeriche morbide e possibile fabbricare timbri di ogni genere, compreso quelli figurativi, la dove, col procedimento tradizionale, necessita il cliché. Ottenuta la pellicola negativa di ciò che deve divenire timbri, la si mette a perfetto contatto con la lastra fotopolimerica morbida presensibilizzata, indi la si espone alla luce attinica ultravioletta. Dopo pochi minuti la lastra viene immersa in acqua tiepida per essere spazzolata fino a che le parti non colpite dalla luce, ancora solubili si sciolgano, lasciando affiorare solo il rilievo

delle lettere o dei disegni costituenti i vari timbri, da tagliare e montare sui manici.
LE TARGHE
L’incisione e una tecnica scrittoria molto antica. Lo sviluppo del sistema, pero, si e avuto con 1’avanzare della meccanica nei secoli scorsi. Furono cosi ideati e realizzati dei pantografi a copiare, completamente evoluti con 1’avvento, poi, dell’energia elettrica, quando queste macchine furono motorizzate. Ancora oggi, qualche artigiano incide le targhe con pantografi manuali, e la copiatura da matrici sistematiche, cioè piastrine di metallo su cui sono stati preventivamente incisi i solchi delle varie lettere dell’alfabeto. Le lettere-matrici, generalmente di ottone, vengono disposte nel compositoio secondo le diciture da incidere. Il compositoio viene fissato al pantografo sotto il dito guida. Tutti sappiamo cos’e un pantografo da disegno, quindi e superfluo spiegarne il principio. Sono già molto diffusi i pantografi  automatici modernissimi elettronici programmabili, interfacciati al computer.
Il pantografo da incisione è realizzato in lega, e le sue parti mobili vengono montate con una