la capacità
non si estendeva sino alla verticale, per cui allontanando dal
perimetro di base gli
assalitori se ne consentiva la vulnerabilità. Basterebbe già
questa evidentissima assenza di verticalità delle pareti esterne
delle torri vicereali per escludere dalle loro risorse difensive
il lancio piombante di massi, e peggio ancora di olio bollente,
tutti impossibilitati ad impattare al di fuori della scarpa:
insensata perciò la definizione di caditoie per le troniere
sommitali a spatola. Reduce da un recentissimo sopralluogo ad
alcune fortificazioni costiere siciliane per la precisione
compiuto nell’estate del 1572 (184)- e perfettamente
aggiornato in seguito ai suoi frequenti spostamenti con la flotta
imperiale, sul torreggiamento napoletano, l’ingegnere Gabrio
Serbelloni non può assolutamente ritenersi incompetente o
superficialmente informato in merito, per cui la sua relazione
circa le pochissime torri anticorsare già erette e le altre da
erigere, nello Stato dei Presidi peraltro militarmente affidato
ai viceré di Napoli assurge ad inequivocabile perizia
esplicativa. Cosi il documento:
"Relatione et Discorso
delle Torre per Gabrio Serbelloni a di 18 Xbre 1572
Le Torre che si
fanno alla Marina doveriano far doi effetti se possibile fosse l’uno
d’esser posto in luoco che puotesse scoprir bene li vascelli, l’altro
che puotesse diffender le calle vicine, et puotesse offender li
vascelli che in quelle intrassero. Poi doveriano esser capace che
alla cime le puotesse star un sagro, o dua, che manchi pezzi non
doveriano haver dentro. Che fossero tant’alte che fossero sicure
da non esser scalate.
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Perché standovi dentro doi, o
tre, o quattro huomini non si può far sentinella de continuo,
anco che la promettessero di farla.
Doveriano anco esser fabricate in modo con tutti li vantaggi che
si possono aquistare, o, dalla natura del sito, o, dal cavamento,
di un gran fosso intorno, o, di grossezza de mura da quella parte
dove lo inimico con più comodità la può offender, accòo lo
inimico non si prometta la facilita d’acquistarle...
(Non si dovrebbero impiantareJ... tante alte nella somita de i
monti, che non puonno servir per aItro che de veduta, et essendo
in parte dove saria di bisogno puoter offender li vascelli, nimici,
et dif fender li amici, saria bene non gia guardar alla spesa et
farne due altre che puotessero far simile ufficio nel modo detto.
Ne pero restar di metter un sagro per ogni Torre, ancora sieno
piccole incassandoli con le casse curte et ruote basse alla foggia
de vascelli di mare... Si doveria finire tutte le Torre de suoi
servitj a quelle che non le hanno complite, cioe delle sue
cisterne, scale, porte, et parapetti alti a bastanza nella cima.
Et se bene queste tal Torre non sariano sufficiente a resister a
una armata potente... e pero tanto el servitio che sin hor hanno
fatto et che fanno sendo state causa sin hora secondi mi e detto
di salvar la liberta a più de mille huomini, per el qual
benefitio non si doveria restar di farne più presto due piu che
una meno essendo di tanto benefitio."-
Premesse queste inequivocabili puntualizzazioni in merito
alla definizione strutturale delle torri, passiamo ad esaminarne
gli adattamenti architettonici del modulo base in rapporto alle
funzioni specifiche di servizio riducibili ad: offensiva, auto
difensiva, di avvistamento, di segnalazione ed alloggiativa. |