La Torre di Bassano e le sue sorelle - Pag. 11


Vico Equense: marina di Seiano, torre di Caporivo

2. Torri senza
alcuna troniera

Sono costituite da tozze costruzioni tronco-piramidali su pianta quadrata. In quanto tali non rappresentano una tipologia particolarmente ricca ne indubbia. Non è possibile, infatti, stabilire con certezza quante di loro furono originariamente cosi edificate ne, meno che mai, il perché. Potrebbe al riguardo ipotizzarsi una stringente ristrettezza economica, peraltro scarsamente plausibile, od una ancor più improbabile superfluità del coronamento in relazione all’ubicazione. Di sicuro la maggior parte di quelle che attualmente rientrano nella anomala categoria assunse la semplificata configurazione in epoca successiva per sbrigativa ristrutturazione. Dimostrandosi, ed i tanti ruderi lo certificano inconfutabilmente, il coronamento in contrascarpa la parte più delicata e deperibile della torre vicereale, ed al contempo la più costosa e complicata da costruire, è credibile che in diverse circostanze dovendosi procedere ad un suo ennesimo rifacimento si sia optato, invece, per la completa demolizione. Il che se eliminava una volta per tutte quella fonte di problemi, decurtava significativamente l’autodifesa della guarnigione, limitazione, pertanto, compatibile soltanto con siti a basso rischio.
Una esplicita conferma del ragionamento la si può cogliere in diversi grafici seicenteschi

raffiguranti torri con il tipico coronamento, di cui invece al presente non hanno più traccia. Un esempio probante si riscontra persino nella penisola, sul versante sorrentino, in prossimità di Vico Equense, sulla spiaggia di Seiano, a carico della torre di Caporivo. In prima lettura appare un netto e regolare tronco di piramide quadrata, perfetta rappresentante della tipologia in questione. Ma con una più accorta ispezione non è difficile individuare la permanenza, eloquentissima, di piccoli sporti a scansione regolare ed a quota concorde, circa m 3 al di sotto del parapetto, ultime sopravvivenze dell’innesto dei barbacani del coronamento. Il loro numero consente non solo di ascriverla senza alcuna incertezza alla tipologia vicereale, ma anche di precisarla a tre troniere. Del resto non mancano al riguardo inequivocabili riscontri iconografici.
La Caporivo, in ottimo stato di conservazione -sebbene non bizantina come attesta una apposita targa- fu eretta a protezione della spiaggetta e del porticciolo con gli adiacenti cantieri navali, e soprattutto per frustrare l’eventuale prelievo d’acqua dal torrentello, da cui trasse il nome, sfociante al suo piede. La vicinanza con le fortificazioni di Castellammare e di Sorrento, il ritrovarsi nel golfo di Napoli ed il dominio del sovrastante grosso abitato, permisero l’ablazione, apportata comunque dopo oltre un secolo di servizio.
In conclusione la descritta tipologia non può riguardarsi come modulo base del sistema ne come suo adeguamento ambientale ma soltanto come semplificazione per lo più posteriore.

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Torre di Caporivo,

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