Intervista al sindaco di Capri
Storia di un incontro telematico
di Sabatino Falanga
Si sa per raggiungere Capri ci vuole il traghetto o l’aliscafo o se si hanno soldi e fretta anche l’elicottero, però a volte basta semplicemente una telefonata e un fax per fare un’intervista, quando anche l’e-mail funziona a “scartamento ridotto”. Non sempre è facile centrare l’obiettivo, ma con l’aiuto opportuno della tecnologia si raggiungono lo stesso le mete desiderate. Ecco com’è nata la nostra intervista al primo cittadino
dell’ “Isola delle Sirene”.
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Avvocato Costantino Federico, com’è nata la sua passione per la politica e quali sono state le tappe significative che l’hanno portato alla carica di sindaco?
L’ambiente familiare e la tradizione in quanto sono nato in una famiglia politicizzata. Mio padre è stato amministratore e Sindaco di Capri. Le successive elezioni, dal 1975 in poi, hanno rafforzato l’esperienza e il radicamento politico.
Le pesa il suo doppio ruolo d’imprenditore e di politico?
Si. Sarebbe ovviamente più facile svolgere solo una delle due attività.
Quali rapporti ci sono tra l’isola e l’area metropolitana? Il traghetto è Napoli-Capri o viceversa?
No. Capri è come l’Inghilterra quando il mare è agitato, è il continente ad essere isolato. Capri è vissuta come un proprio universo, sia pure dipendente.
Ci parli del “vippismo” di Capri, essa è ancora l’isola delle sirene?
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Si, il mito resiste comunque e malgrado sia i capresi che i suoi visitatori. Insomma che differenza c’è fra la Capri di Angelo Moratti e della Aga Khan e quella attuale?
Di quei personaggi c’è n’erano pochi e autentici. Ora in omaggio anche alla modernità scientifica ci sono innumerevoli cloni, con l’aggravante che raramente sono ben riusciti.
Il porto turistico è sufficiente alla forte richiesta di attracchi?
No, ma anche se avessimo 1000 posti barca avremmo richieste in eccedenza. Per ben comprensibili motivi tutti preferirebbero avere la barca a Capri e non in un porto napoletano o comunque della costa.
Quanto pesa sulla tranquillità isolana il turismo “mordi e fuggi” dei vacanzieri fine settimanali?
Il turismo “mordi e fuggi” è soprattutto quello giornaliero, non tanto quello del fine settimana. E’ il pendolarismo la causa del sovraccarico e del surriscaldamento di tutti i servizi dell’isola che com |
promettono quindi anche la tranquillità.
In tempi di siccità, quanto pesa l’emergenza idrica nell’isola?
L’acqua è stata da sempre un’emergenza e un’esigenza primaria per Capri e perciò è stato sempre affrontato e brillantemente risolto. Dai Romani e da Tiberio con le grandi cisterne e la rete di acquedotti. Successivamente dagli ordini monastici sempre con grandi opere di invasi e cisterne o parallelamente dalla popolazione, che ha sempre dotato la propria abitazione di cisterna per raccogliere l’acqua piovana. Nei tempi moderni le navi cisterna hanno integrato il fabbisogno e negli ultimi 30 anni la realizzazione di acquedotti sottomarini ha risolto il problema.
Capri d’inverno: malinconia o euforia della solitudine?
Entrambe le manifestazioni, ma a Capri è stata inventata e definita la DAS, depressione ambientale stagionale. Di questa sindrome soffrono in molti al punto da essere individuata come causa o concausa di suicidi altrimenti non giustificabili.
Assistenza psichiatrica ed integrazione sociale: come sono vissute queste realtà e quali iniziative avete in cantiere, in particolare a riguardo alla legge 328/00 per l’integrazione sociale?
Le caratteristiche geografiche e socio economico probabilmente contribuiscono ad elevare il tasso di richiesta. Le iniziative comunque non sono locali, ma inserite in contesto intercomunale e distrettuale.
Bella Capri: ma è reale?
Si, tutte le indagini confermano indiscutibilmente questo dato se riferito alla natura e al paesaggio.
A sinistra l'Avv.
Costantino
Federico, sindaco di Capri |