Anno IV
Gennaio-Marzo 2004 
n. 1- 3

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   La storia di Capri     di Maria Rosaria Magnifico


Stemma del Comune di Capri

Dalla costa partenopea e salernitana, tra Capo Miseno ed Amalfi, sorge Capri, isola della Campania situata nel Mar Tirreno. Il nome di Capri secondo alcuni deriva dal greco Kapros (cinghiale) e secondo altri dal latino Caprae (capre). Il primo scopritore fu Augusto nel 29 a.C., che innamoratosi dell’isola la tolse dalle dipendenze di Napoli scambiandola per Ischia, egli vi costruì una villa e vi soggiornò sovente. Il suo successore, il misantropo Tiberio, che si stabilì a Capri nel 26 d.C., sessantasettenne vi trascorse gli ultimi 10 anni della sua vita e rese celebre l’isola; il suo soggiorno fece sorgere leggende di segrete dissolutezze e crudeltà, alimentate da Tacito e Svetonio, poi esagerate dalla fantasia popolare. Le ville augusteo-tiberiane dell’isola furono 12, forse dedicate alle divinità maggiori, ricordiamo Villa Jovis sulla collina di Santa Maria del Soccorso, Villa Damecuta e una terza sulla spianata di Palazzo a Mare, i cosiddetti Bagni di Tiberio. 
Dopo “l’imperatore solitario” l’isola fu a poco a poco dimenticata. Il terremoto del 366 devastò Capri e distrusse le ville imperiali. Sembra che nel 530 il patrizio romano Tertullo donò l’isola alla Badia di Mon

tecassino, la quale vi ebbe giurisdizione ecclesiastica. Tra il VI ed il XIX secolo a Napoli, con il succedersi delle dinastie Angioine, Aragonesi, Spagnole e Borboniche, si svolsero grandi eventi politici che ebbero però scarsi riflessi su Capri. L’isola restava abbandonata a se stessa, era povera di risorse e con una popolazione decimata dalla pirateria e dalla peste. Fra il 600 ed il 700, si aggiunse la rivalità dei due comuni di Capri ed Anacapri per i diritti di giurisdizione civile ed ecclesiastica. Nel 700, col ritorno di Napoli a capitale, l’isola ebbe di nuovo benessere grazie a Carlo di Borbone, il quale indusse gli abitanti ad istituire una forza armata per la difesa contro i pirati. Nell’800 i Francesi occuparono Napoli e con essa anche l’isola cominciando a fortificarla, ma l’11 maggio vi 

sbarcarono 300 uomini della flotta inglese e sopraffecero il piccolo presidio francese e Capri restò sotto tale dominio fino al 1808, epoca in cui fu riconquistata dal re di Napoli Gioacchino Murat. 
La fama planetaria di Capri cominciò nel 1826 con la scoperta della Grotta Azzurra. L’isola entrò nel fascino della letteratura romantica tedesca con il poeta Augusto von Platen, che scrisse “Il pescatore di Capri. Da allora fu la meta preferita e fonte d’ispirazione per poeti, scrittori, pittori ed esuli politici russi. Negli ultimi decenni, con il rapido accrescersi delle attrezzature ricettive, “l’Isola delle Sirene” da aristocratico asilo di romantici ed intellettuali si è trasformata in una delle più eleganti e ricercate località turistiche internazionali.



I Faraglioni