La Certosa di San Giacomo
di Lucio Bonelli
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divenne prima caserma, poi bagno penale, infine ospedale militare. Oggi è sede del Museo e della Biblioteca Comunale, dove si conservano resti di affreschi di fine 600. Recentemente sono stati eseguiti ulteriori lavori di restauro.
Nella sagrestia, troviamo due sale di notevole interesse architettonico la prima occupa tutta la profondità dell’abside ed ha una soglia con laterizi messi di taglio. L’altra sala è coperta da una volta a crociera decorata con stucchi del 600. Il portale ogivale della Chiesa è in marmo bianco con le figure in bassorilievo di S. Brunone e S. Giacomo; nella lunetta un affresco di fine 300 raffigura la Madonna col Bambino tra i due santi. Il Chiostro Piccolo, del tardo 300, ha 5 arcate secondo la lunghezza e 4 in larghezza sostenute da colonne con capitelli romani. Accanto al chiostro vi è il Refettorio o Sala Diefenbach che fa parte dell’agglomerato del 300. Oggi è sede di un museo e vi si conservano, oltre ad alcune grandi statue di epoca romana, rinvenute nel 1964 nei fondali della Grotta Azzurra, anche alcune tele dell’artista, esponente della pittura simbolistica europea della fine del XIX sec., vissuto a Capri per molti anni. Dall’atrio d’ingresso è visibile la torre di vedetta del 400, simile a quella di Materita ricca di motivi barocchi. Il Chiostro Grande, restaurato in parte nel 1924, ha archi a tutto sesto con pilastri e archi in pietra, ed oggi è adibito a scuola.
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Museo e Biblioteca comunaleLa Certosa di S. Giacomo fu fondata nel 1371 ed edificata su resti di costruzioni romane e sulla sesta villa di
Tiberio. La sua ubicazione fu individuata da Giacomo Arcucci, che fece in modo che confinasse col mare, lontano dal paese e protetta da mura. Nel 1534 subì seri danni per l’incursione di Federico Barbarossa, per quella di Mustafà Pascià e successivamente per quella del corsaro Dragut, infatti, i lavori di restauro durarono circa un secolo dal 1560 al 1636.
Successivamente con la venuta dei Francesi la Certosa
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Villa San Michele

Interno della Villa San Michele di Axel Munthe
Viale Axel Munthe - 80071 Anacapri
Tel. 0039 0818373279 - Fax 0039 0818373279
e-mail: axelmunthe@capri.it www.sanmichele.org.
San Michele fa parte di una istituzione culturale svedese con sede nell’isola di Capri, che comprende oltre la villa un museo circondato da un bellissimo giardino, un gruppo di alloggi per scienziati, artisti e ricercatori
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svedesi ed un parco naturale: “Monte Barbarossa”, per la protezione di uccelli migratori. San Michele è la creatura di Axel Munthe, giovane medico svedese, il quale decise di realizzare i propri sogni ed ambizioni stabilendosi in una casa di Anacapri, più tardi divenuta famosa grazie al suo libro “La Storia di San Michele”. Ricevette numerosi riconoscimenti anche quale cultore dell’arte, filantropo ed amico degli animali. Munthe coltivò vari interessi e fu spesso un precursore. Pur essendo nato e morto in Svezia, la sua fu comunque una personalità di respiro internazionale. Lo scrittore condivise la passione per la musica, la natura, gli animali con la regina Vittoria di Svezia, la quale per motivi di salute trascorse a Capri lunghi periodi, e acquistò il terreno del Monte Barbarossa, al fine di offrire agli uccelli migratori una zona protetta, perché rischiavano lo sterminio a causa di una caccia indiscriminata. Fu così che Munthe poté affermare che Capri era finalmente un delizioso concerto per gli amanti degli uccelli.
La musica, del resto, fu il tema di molte serate trascorse in compagnia della regina di Svezia, che al pianoforte accompagnava la bella voce di baritono di Axel Munthe, il quale sapeva anche suonare il violino e il pianoforte.
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