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re centrale, e che si accumularono prevalentemente alla base del cono vulcanico, ci sono date dal seguente brano:

«... un sasso scagliato dalla bocca la stessa notte tra Domenica e Lunedì ... misurava la circonferenza ... di trentacinque palmi, e ... l’altezza ... dieci palmi. Di questi sassi ... se ne veggono di ogni misura ammonticchiati alla base del cono ...». Tata (1794).

Il tempo atmosferico nei giorni
successivi al 18 Giugno

L’atmosfera in questi giorni si mantenne relativamente serena: il termometro era a 23 gradi ed i venti spiravano dai quadranti meridionali ed occidentali. Il mare era stato tranquillo fino al 18 e da questo giorno cominciò ad essere un poco agitato. Dopo ogni esplosione di cenere, quasi ogni giorno, con l’aria ingombra di pulviscolo e di vapore acqueo, vi erano precipitazioni meteoriche che si manifestavano in molti punti specialmente in quelle zone più direttamente investite dalle ceneri dell’esplosione. Le alluvioni generate da queste piogge risultarono estremamente letali per quelle zone che ne furono investite, specialmente i paesi posti ai piedi della falda settentrionale del Somma.

«... il mare, che nella giornata de 16, 17, 18 era stato ozioso e tranquillo, cominciò a riprendere il suo moto ... L’orizzonte videsi coverto di leggieri nubi e nella mattina del di 20 seguì un poco di pioggia.... Replicò la pioggia verso le ore pomeridiane ... La notte de 20 fu anche accompagnata da pioggia...>>. d’Onofrio M.A. (1794).

«... Il giorno di Martedì 17 di Giugno ... spirando libeccio, non piovve ... cominciò vedersi sopra la sommità del monte una nuvola densissima e nera ... in pochi minuti e a ciel sereno e quieto videsi allagato tutto il territorio di Ottajano e di Somma da una colonna di fango dell’altezza di 24 palmi che trascinando seco selve intere, divelte dalle falde del monte, e macigni di mole smisurata, non fu casa che non atterrasse ...». Anonimo (1794 a).

«... Giorno 20 Giugno ... Alle 17 1/2 crebbero le nuvole e si disciolsero in dirotta acqua. Questa finì dopo breve tempo; ma ricominciò alle ore 20 assai più copiosa di prima ... e durò mezz’ora ... la maggior parte de’ tuoni ... e baleni ... s’udiva verso il Nord ... In questo giorno e ne’ seguenti le nubi coronarono il Vesuvio ed in specie l’apice ... A’ 21 1/2 spirò il vento Nord e l’aria si rasserenò. Ad 1 1/4 una zona di cenere che si diresse a Sud ce ne cagionò una piccola piova ... Alle 3 ore il fumo prese la direzione del Sud ... Nell’istesso giorno una grande alluvione calando dalle falde del Vesuvio allagò Somma, che nel giorno precedente fu assalita da una gran quantità di cenere e lapillo; la cui forza fu tale che fece piombare più case. La detta alluvione si divise in quattro lave, ciascuna delle quali era di 8 in 10 palmi, e la durata di ognuna di 2 ore. Perciò i naturali di detto paese dovettero abbandonarlo ...». Scotti (1794).

«... dal giorno 20 di Giugno fino alli 6 di Luglio dirottissime pioggie hanno devastato i ... territori di Somma, d’Ottajano e di Bosco e torrenti impetuosi di acqua mescolata con cenere hanno gettato a terra i ponti, rotte le strade, devastate le campagne e rovesciate molte case ... queste alluvioni (sono state) precedute dalle acque piovane ... I nuvoloni che portavano la pioggia si confondevano spesso col fumo, la di cui massa aveva la principal direzione verso Ottajano ..». Breislak & Winspeare (1794).

Le piogge intorno al vulcano si manifestarono per molti giorni ancora: particolarmente importanti furono quelle del 21 e del 22 in conseguenza delle quali grandi alluvioni con devastazioni interessarono i territori di Poggiomarino, Ottaviano, Somma e S. Anastasia. Lo stesso fenomeno interessò anche i territori della falda meridionale ed orientale del Vesuvio.

«... Pochi giorni dopo l’eruzione, vi furono due terribilissime tropee, una dalla via di Somma, che danneggiò molto tratto di terreni coltivati, diroccando alcune deboli abitazioni ...l’altra dalla via di Ottajano, vedendosi ... scendere per tutta quella scoscesa del vallone, nominato del "Rosario", una lava di enorme estensione, alta quasi palmi 20, e trasportare ... gran quantità di limo e grossissimi macigni ... uno di grossissimo volume ... della lunghezza di 18 palmi e della larghezza di 14 ...». G.M.C.(1794).

«... generato hanno alluvioni ... terribili ... quelle acque piovane ... hanno sterminato ... i ... territori ... di Portici e di Resina ... e della Torre