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mescolata di arena e pozzolana ... gl’alberi o eran rotti nel tronco ... o diramati ... o atterrati tutti ... Ordinariamente le materie esplose dal vulcano ammassate con acqua, aveano d’altezza ove un palmo, come era sopra i tetti delle case, ove uno e mezzo, ed ove due ... Moltissime case ... restarono sfondate dalle materie piovute e vi morirono ... tre persone, cioè una donna con una bambina di 20 mesi ... ed un uomo ... Il guasto d’Ottajano anch’era considerevole, ma non paragonabile a quello di Somma però alle ... dodici e mezza d’Italia, s’intese uno scoppio dalla parte del Vesuvio, ove si alzò immediatamente una colonna di cenere ed altre materie e si diresse verso Ottajano, cosicché divennero più serie le rovine di quell’infelice paese le quali rovine ... si siano stese fino a Pomigliano, a Marigliano ed anche più oltre ... della cenere esplosa la notte di Giovedì circa le 12 di Francia, mi soggiunse che questa pioggia di cenere ed altre materie, fu accompagnata da un acqua così dirotta che forse cagiono il maggior guasto e durò fino alle 3 e un quarto della mattina di venerdì ... cessata la pioggia cominciò a sentirsi del fragore dalla parte del monte ... arrivarono sopra di Somma e del suo territorio e fino alla Madonna dell’Arco cinque rami strabocchevoli di acqua, che formarono altrettanti valloni e che poi si stesero nel piano ed allagarono tutta la grande estensione di terreno da Troccbia e la Madonna dell’Arco suddetta fino al fosso detto di Leone ... quest’alluvione si rinnovò poi alle 10 dell’istessa mattina ed alle 12 che fu la maggiore e la più precipitosa poiché ne fu tale il volume dell’acqua e tante le pietre ... che uscita nel fosso di Leone dal proprio letto allagò circa 300 moggia di territorio ...». Tata (1794).

«... Giorno 22 Giugno ... Somma ... e Poggiomarino ... furono moltissimo danneggiati dalle grandi alluvioni, che calarono dalle falde del Vesuvio. Una tale alluvione era composta di due lave alte ciascuna 24 palmi in circa e di letto circa mezzo miglio ... spezzarono tutti gli alberi e ne spiantarono molti; trasportarono da 600000 cantaja di grosse pietre, fra le quali ve ne fu una alta 6 palmi e lunga 12; e devastarono più centinaia di moggi di terra ...». Scotti (1794).

«... Altro fenomeno si e veduto in danno degli stessi Ottajanesi e Sommaiuoli e di Bosco e luoghi più lontani. Come l’aria e stata ed e costantemente disposta a pioggia ... quante nubi sian perennemente intorno e sopra la montagna. Queste sull’ora di pranzo periodicamente si crepano e cagionan alluvioni per ogni lato della stessa e con una colonna d’acqua ora di 10, ora di 15, ora di 20 e più palmi, rovescia, sconquassa e porta via quanto umanamente trova rimasto ... Di queste n’é pervenuta ... a Caserta una ... di 7 e 10 palmi d’altezza. Arrivate queste lave a rovinar gli acquidotti che portan a Napoli l’acqua detta di Carmignano...». Anonimo (1794 a).

Secondo Friedlaender (1913), la massa eiettata di ceneri e lapilli durante questa eruzione e stimabile a oltre 40 milioni di metri cubici.

«... i danni cagionati ... alla Torre del Greco, (e) a paesi che le son d’intorno, sono grandissimi. Alcuni li fanno ascendere a quattro milioni di ducati. Ma ... realmente non si sanno con precisione ...». Anonimo (1794 b).

«.. Quali due lave poco dopo si unirono e ... devastarono ... quelle fertilissime campagne tra le quali il territorio coltivato dello scrivente di circa 39 moggia sito nel luogo detto Teurano, quale col casino e la cappella era del valore di duc. 30.000 ... la porta della Torre e la Regia Strada era stata già occupata dal fuoco ...». Balzano (1794).

«... I territori devastati dalla lava stessa ascendono a moggia 5000 ...». D’Onofrio (1794).

  

Fig. 22 –
La città di Torre del Greco danneggiata dalla lava (da un’incisione di G. Morghen, fine del XVIII sec.).