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Argomento presente: « Via Vittorio Veneto »
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ID: 789  Discussione: Via Vittorio Veneto

Autore: Antonio Abbagnano  - Email: usn123@fastwebnet.it  - Scritto o aggiornato: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 20:07

Dopo quasi cent'anni !
I palazzi di via Vittorio Veneto e di via Cesare Battisti hanno mantenuto quanto fu stabilito dalla giunta del Sindaco Palomba, 1920-1926, che prevedeva palazzi di altezza massima di 10-15 m e che dovevano avere un giardinetto "sempre ben curato" sul lato marciapiede. Così è ancora oggi (sia lode ai proprietari e amministratori) e capisco ancora di più l'importanza di una buona amministrazione comunale.
 
 
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ID: 833  Intervento da: Aniello Langella  - Email: aniello.langella@tiscali.it  - Data: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 20:07

Io abitavo nel palazzo delle GUARDIE a Felice Romano. Stavo nel sicuro, ...io!! Lì abitava anche il guardiano della villa comunale un tal Salvatore Bisbiglio invalido per una verosimile menomazione ad una mano. Stavo nel sicuro,... io!
Aniello


ID: 814  Intervento da: Salvatore Argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 10:33

Caro Prufessore Ciavolino
m’ha ritto Sarvatore ca isso è ngignere a Bologna e no ncopp’u Forummo.
E che se crereva ca tu u ssapivi buono che vuleva ricere “sbreglia”, pecché te canosce cumme a nu masto r’u turrese. Isso rispunneva a Tatonno pecché, puveriello, è giovane e nu poco gnurante r’i pparole streveze antiche e nun te vuleva manca’ ‘i rispetto. (Mo natu uaio cu Tatonno).
Nata vota, ha ritto, s’ammesura a palla.
N’abbraccio a nu viecchio frate amico,
‘a Sarvatore.


ID: 813  Intervento da: Ciro Adrian ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 08:58

Un particolare grazie a Gigi Mari per la graziosa ed esauriente spiegazione della leggenda dei giorni della merla...e speriamo che passino presto, il santo medico e martire Ciro se la passa proprio male....
Un abbraccio. Adriano.


ID: 812  Intervento da: Ciro Adrian ciavolino  - Email: ciroadrian@libero.it  - Data: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 07:43

Egregio ingegnere Argenziano, non capisco perchè ti rivolgi ad Antonio Abbagnano, quando il quesito delle sbreglie te l'ho posto io...
L'amore è cieco, come si dice, e non ti fa capire più niente, nei tuoi occhi e nel tuo cuore c'è soltanto Antonio, un nome che picchia nella tua testa, Antonio, Antonio...è proprio un grande amore.......
Egregio dottor Langella, la mia adolescenza e parte della mia gioventù è trascorsa in Vico del Pozzo, numero quattro, dove abitava anche Elio Polimeno per il quale costruivo scene per i suoi teatrini di pochi centimetri...
Non sono stato di certo io il tuo primo paziente, perchè sono più grande di te; sono stato il professore che t'insegnava a tenere la matita in mano e questo è stato uno dei tanti errori della mia vita, visto che "ti eserciti" in qualche espressione grafica...era allora che io ero un tuo paziente, anche se non eri ancora dottore...
Ma anche per questo ti voglio bene. Adriano.


ID: 811  Intervento da: luigi mari  - Email: gigiomari@libero.it  - Data: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 06:56

RETTIFICA: ho detto nell’ultimo ed unico mio messaggio di questa sezione:

QUESTA RISPOSTA E' RIVOLTA A CIRO ADRIAN CIAVOLINO
Primo identificativo della discussione: 790 (oggetto: la merla)

non perché volessi escludere gli altri, anzi, ho provato molta gioia nel rivedere soprattutto Voi tutti assieme.

Inoltre ho riportato la frase di Ciro Adrian, (magnifico collante dei sentimenti):

(...) Qui ci vorrebbe la sapienza di qualcuno che ci spiegasse (...)

non perché mi ritenessi saccente rispetto agli altri, ma per incollare la risposta al punto giusto. Il mio mestiere dell' "arte nera" mi ha fatto leggere migliaia di libri della massima eterogenia, ma resto un muratore della carta stampata, un topo di biblioteca, uno che fa collage di cultura generale. Prima della mia bottega ho lavorato in più tipografie editoriali a Roma, a Milano e a Napoli.

Forse scriverò meno nei prossimi giorni, non me ne vogliate e non vi ponete nessun interrogativo, devo ricaricare un po’ le batterie e curare il lavoro della bottega che ho un po’ trascurato in questi giorni.

Un abbraccio generale.

Luigi Mari



ID: 809  Intervento da: Salvatore Argenziano  - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it  - Data: venerdì 28 gennaio 2005 Ore: 00:37

Il nostro amministratore tace.
Spero che non stia preparando nu cazziatone per me che ho spedito due volte l’intervento. Speriamo che sia breve!!!!! Altrimenti il caro analfabeta romano dice che ha fatto nata divina cummedia.
No. Ora c'è. Benvenuto tra noi a casa tua.
Anto’ si vede che eri proprio di ncoppaddanuie. Ma cumme scarpetta-faro non ce le facevi? E poi dicono che sono di una città di mare. Vriogna!


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