TORRE E IL MARE.

ID: 932 Discussione: TORRE E IL MARE.

Autore: Salvatore Argenziano - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it - Scritto o aggiornato: martedì 15 febbraio 2005 Ore: 00:06

TORRE E IL MARE.
Parlando di Torre del Greco è inevitabile parlare del mare. La CANTIERISTICA, la PESCA E LAVORAZIONE DEL CORALLO E DELLE SPUGNE, i NAVIGANTI, e tante altre attività legate alla vera e unica industria torrese.
Potremmo farne decine di argomenti di discussione ma, forse, anche in un’unica voce, data la pricchieria dei frequentatori del Forum nel regalare ad altri le loro conoscenze, qualcosa di interessante può nascere. Chi ricorda cos’era A GARIBBARDA?, oppure A MBRUCCHIELLA, oppure A PACCUTTIGLIA?
Proviamo a parlarne prima che il ricordo del nostro essere stato svanisca nell’indifferenza.
Noterete che non vi propongo dei massimi sistemi. Allora non esitate a regalarci le vostre memorie. Jammo, che ce vo’!

ID: 948 Intervento da: Salvatore Argenziano - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it - Data: domenica 6 febbraio 2005 Ore: 18:38

A proposito della rispota 298 di Nello Langella, forse quelle ali per allargare la bocca delle reti erano i divergenti? Non conosco il termine torrese.

U PAPORE era ogni barca a trazione “a vapore”. La prima barca a vapore nel Mediterraneo fu la “Ferdinando II”, partita da Napoli nel 1818.

Un sistema di pesca del purpo scomparso.
Pesca con la LANGELLA.
I llangelle erano anforette di terracotta con un’unica ansa, alte un palmo, appesantite con piccole pietre bianche, legate ad un’unica fune e distanziate di quattro passi. In numero di trecento, venivano controllate quotidianamente ma salpate solo alla fine della stagione della pesca al polpo, in autunno inoltrato.
Langellone o mummarella
Anfora panciuta senza manici alta due palmi; era posizionata singolarmente sul fondo fra gli scogli dopo essere stata tinteggiata di bianco all’esterno con della calce. Il polpo, in questo caso, era catturato calando la “polpara”. L’uso delle langelle è terminato negli anno ’60 del novecento; quello della mummarella gia negli anni ’40.

ID: 944 Intervento da: Aniello Langella - Email: aniello.langella@tiscali.it - Data: domenica 6 febbraio 2005 Ore: 17:30

U nonno Michele "guidava" i barcabestia che portavano a gement , fino a Gaeta.
U nonno Pasquale navigava sui PAPORI a nafta e girava il mondo
U zi' Meniello , cognato di nonno Michele "guidava" un papore "speciale" a pale in America,... così raccontava e da lì portò a Torre il primo grammogono senza tromba, ossia a voce incorporata. Una delizia per gli appassionati. Il grammofono oggi è a casa mia e suona ancora con puntine originali e testina in ghisa e mica. I dischi sono in bachelite e tutti originali. Quando ne ascolto qualcuno sento il mare ed il mio pensiero va al mare e..... a Meniello che da pensionato continuava a solcare i mari raccontandoci le sue storie bellissime.
Aniello

ID: 943 Intervento da: Salvatore Argenziano - Email: salvatore.argenziano@fastwebnet.it - Data: domenica 6 febbraio 2005 Ore: 17:23

Il CALAMIENTO. La fune che collega l'argano, vuocia_vuocia, allo ngigno, sulla curallina. Comunque una gomena per calare, da cui il nome.
U BARCABBESTIA.
Fantastico nome da me dimenticato. In toscano era il barcobestia. A Torre divenne sinonimo di grosso natante, quasi un aggettivo. Chella varca e propeto nu barcabbestia..
Il barcobestia era una goletta a tre alberi ed importante velatura che tanta ammirazione suscitava al suo ingresso nei porti inglesi da fare esclamare “the best boat”, da cui proviene la definizione di barcobestia.
Sperammo ca se sceta quaccheruno!.

ID: 939 Intervento da: Aniello Langella - Email: aniello.langella@tiscali.it - Data: domenica 6 febbraio 2005 Ore: 16:24

PS
voglio il regalo che ha promesso il BARISTA MARI
Aniello

ID: 938 Intervento da: Aniello Langella - Email: aniello.langella@tiscali.it - Data: domenica 6 febbraio 2005 Ore: 16:23

Il nonno Michele era pescatore e voleva che anch'io lo diventassi. Il nonno Michele aveva prima la corallina e poi la paranza. Quendo era giovane guidava i "barcabestia" assieme al fratello zio Ciccillo Langella.
Ricordo tanti termini ma ho paura di sbagliare a dirli.
I CALAMIENTI .
Penso fossero delle grandi "ali" di legno che si ponevano nelle reti che durante la traina allargavano la pocca della camera di pesca.
Mi sbaglio ?
Aniello

Ogni risposta fa saltare la discussione al primo posto nella prima pagina indice del forum. L'ultima risposta inviata, inoltre, che è la seconda in alto a questa pagina "leggi", aggiorna sempre pure data e ora della discussione (cioè il messaggio principale),
pur se vecchio.

T O R R E S I T A'

Autore unico e web-master Luigi Mari

TORRESAGGINE