Ricordi del bere e mangiare di un torrese Pag. 17 | ||
-FRIA- |
friariéll(i):Cime di rape, caratteristiche delle parule vesuviane. I friarielli si cuociono in padella, soffritti con aglio, uoglio e cerasiello. L'etimologia è dal verbo friere, friggere, ma non per questo è lecito toscanizzarli i friggiarelli, orribile dictu. Poi c'e a frittata 'i friarielli, con uova e formaggio.
Me
ne vaco p'u Ranatiello (N.C.C.P. Trapenarella). Friarielli 'a r'i pparule e la gnosta 'a r'i ccantine. (S. A. Grammatica). frì(e)r(e):Friggere. All'u ffriere sienti l'addore. frisculélla:Ricottella acidula come yogurt. Fisculella. Il venditore si annunciava con: a frisculella i Massa. fr(i)ttàta:Col termine frittata si indicano gli abbinamenti di alimenti vari con le uova. Le più rinomate frittate sono: A frittata 'i cepolle; a frittata 'i patane; a frittata 'i cucuzielli. Per la marenna dei muratori, la più indicata era a frittata 'i vruocculi 'i rape. La palatella di pane accoglieva la frittata che le rilasciava olio profumato e il sugo dei vruoccoli. E così la colazione pranzo diventava umida e appetitosa. A frittata 'i pasta: Maccaruni e vermicielli rimasti al pranzo si utilizzano per una frittata di pasta e uova, con lo strato esterno, sott'e ncoppa arruscato.
Ma
'o bbi' ca dint'o 'o piatto (Salvatore Di Giacomo. Na Tavernella). fritto_mist(o):La grande frittura mista di verdure, pizzelle, mozzarelle ecc. ...i panzarotti, le sfogliatelle alla ricotta, i fegatielli, le cerevelle, le animelle, le muzzarelline, la vurraccia, lo scagliuozzolo, le pizzelle all'uovo o al formaggio o al prosciutto o nude, le carcioffole tagliate in quattro, i fungitielli, le patate a micciariello...". (Mario Stefanile. da Orgoglio Napoletano). frummägg(io):Caso. Formaggio. S'é capetiàta la ciòrta: è ghjùto re frummà'ggio ra sòtto e ri maccarùne ra còppo. (Vittorio Parascandola. Vefio). fruttimàr(e):L'insieme dei molluschi marini che si possono consumare (stateve attienti) anche crudi. Vongole, cozzeche, taratufoli, carnumme, ostriche ecc. (Vedi Dizionario del Mare su www.ilc.it e su www.torreomnia.com). ... cannolicchie, ostreche e ancine. Vongole, cocciole e patelle,... (Guarracino). ... s'hai mostrato lo cannolicchio, o maro de bellezze, mostrame ancora le carnumme, ... (G. B. Basile. Lo Cunto de li Cunti. La vecchia scortecata). ... spuonnole e cannolicchie Mergoglino,... (Nunziante Pagano. Le bbinte Rotola de lo Valanzone). M’accuntento ‘i vennere cozzeche e patelle e nun tengo nu puosto fisso. (S. A. Storie Torresi). e carnumme e fasulare, 'a r'i scuogli it'a purta'. (S. A. Grammatica). fucôn(e):Caminetto. fuculàr(o):Costruzione in muratura per la cottura dei cibi. Il piano aveva due o più furnacelle incassate, funzionanti a carbone. Frontalmente c'erano le bocche per la raccolta della cenere e per sciusciare col ventaglio di penne. In un angolo poteva esserce la furnacellona a legna per la caurara grande, che serviva per preparare l'acqua calda per il bagno, per la culata o per vollere le bottiglie di pummarole. Il piano e le pareti erano rivestiti con riggiole mmiscate a cculori, a seconda della disponibilità economiche del committente e della fantasia del riggiularo. Con l'avvento dei fornelli elettrici e poi della bombola di gas, u fuculare scomparve come elemento costruttivo e simbolo di famiglia. In passato il censimento era fatto per famiglie e contava i fuochi, cioè i fuculari. Quando il papà di Leonardo ristrutturò il quartino ammiezasammichele, l'ingegnere compare impose la costruzione del fuculare, sul quale poi fu appoggiato il fornello a gas. "Cumpa' non esiste proprio a cucina senza fuculare!". ... venne a termene che se redusse da la cammara a la cocina e da lo vardacchino a lo focolare, da li sfuorge de seta e d’oro a le mappine, da le scettre a li spite, né sulo cagnaie stato, ma nomme perzì, che da Zezolla fu chiammata Gatta Cennerentola (G. B. Basile. Lo cunto de li cunti. La Gatta Cenerentola ... cu Gennaro, sott' 'o fucularo ... (R. De Simone. La Gatta Cenerentola).
Io
so' janche e tu si niro ( E Zezi. Pummarola Black). La fragranza festiva del tiano di ragù dal fuculare ci avvolge nel crepitio dei maccheroni spezzati, il ventaglio di penne attizza la brace di carbonella incalzando il bollore della caccavella sul fuculare di decorate riggiole. (S. A. Ricordi). fugliàta:Le foglie di fico per avvolgere le ricotte dure o per stendere quella di fuscella. fung(e)tiéll(o):Funghetto. Mulignane a fungetiello: melanzane trifolate alla maniera di funghetti. Funtàna:La fontana dalle cento cannelle. Costruita dopo l'eruzione del 1794, erogava l'acqua del fiume sotterraneo Dragone. Abbasciafuntana. Via Fontana. Sottaripa. Il fresco zampillio dalle cannelle allineate sul fronte del fabbricato in alto l’invito di dotta usanza, sitientes venite ad aquas, la serale lenta passeggiata con giarri e buttiglioni scendendo l’ampia grariata consunta al centro da generazioni di sciuliarelle su tavole di legno. (S. A. Ricordi). La citazione che segue contiene la voce "fontana" ma nun ce azzecca proprio con questa raccolta di ricordi mangerecci. Fa parte dei miei ricordi per l'atmosfera estiva, a cuntrora, ncampagna, sott'a calantrella che ha sempre suscitato in me l'ascolto, nella bellissima interpretazione di Carlo D'Angiò. Vi suggerisco l'ascolto.
Comma
dee fari pì amà 'sta donni? (N.C.C.P. Carlo D'Angiò. Carpino, Foggia. Tarantella del Gargano). furchètta:Forchetta. Furchettone. Vrocca.
Sant’Antonio
a lu disertu (I Gufi. Sant'Antonio a lu desertu). furmàle:Acquedotto coperto. etim. Latino "formalis", canale. Puzzo furmale, opposto a puzzo surgivo. furnacèlla:Fornello metallico a legna. Parte del fuculare. La furnacella era un cilindro di ferro nero, con tre piedi per l'appoggio a terra. Nella parte inferiore c'era uno sportello metallico apribile, per alimentare la fiamma. La legna veniva introdotta dall'alto. La furnacella poteva essere caricata anche con segatura di legna. Si poneva al centro un cilindro, anche una bottiglia. Si calcava la segatura umida tutt'intorno e poi, estratto il cilindro, si faceva fuoco nel vano risultante con carta o pampuglie. La segatura bruciava lentamente e la furnacella poteva essere utilizzata per cotture modeste e lunghe. Il venditore di furnacelle dava a voce: Furnaceeeeella, furno 'i campagna. Na furnacella ncopp'a na stagnera nnante 'o vascio, fa vollere 'o pignato. (Edoardo Nicolardi. Faticatore). furnär(o):Fornaio. panettiere.
Â
nuttata chiena 'i stelle (NCCP). furn(o) 'i campagna:Forno metallico costituito da un cilindro con un piano inferiore per l'appoggio del preparato da cuocere, un piano superiore estraibile dove si pone la brace per la cottura dall'alto e un coperchio di chiusura. Il furno viene poggiato sul fuculare dove una furnacella a carbone provvede all'alimentazione dal basso. Profumi di acqua di millefiori e di grano cotto nel latte per le pastiere e di tortani e casatielli dai forni di campagna invadono la loggia e i nostri giochi ... (S. A. Ricordi). fuscèlla:Canestrino di paglia per ricotta molle. etim. Latino "fiscella", cesto. A ricotta 'i fuscella. I venditori venivano da Massa di Sorrento e vendevano anche la fisculella. La ricotta di fuscella era servita su foglie di vite. Chi porta 'na sciungata, o 'na fiscella, chi 'nu rinusu e chini 'nu crapiettu: scammisata fujìa la furisella cu' quattru cucchia d'ova dintr' 'u piettu; (Ottocento Calabrese. Vincenzo Padula. La Notte di Natale). La primma féscena tutta frunne. A fina re vennégna féscena nòva. (Vittorio Parascandola. Vefio).
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