Ricordi del bere e mangiare di un torrese Pag. 38 | ||
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roccocò:Dolci simil al susamiello, di forma rotonda, a ciambella, e indorati con uovo prima della cottura. ròll(o):Rotolo. etim. Latino tardo "rotulus". Francese "rouler". rosamarìna:Rosmarino. Rosmarinus officinalis, arbusto sempreverde. Anche al maschile, u rusemarino. Tene' tutti i vizi r'a rosamarina. etim. Latino "ros marinus", rugiada di mare, poiché cresce in vicinanza del mare. ruägn(o):Stoviglie. Vaso da notte. rùch(e)ta:Rucola, rughetta. Eruca sativa, pianta erbacea annuale, dal sapore forte e pungente. E' utilizzata nelle nzalate miste. rugnôn(e):Rignone. Rene. Rognone di bestie da macello. Ma nuie stammo dinto lo ggrasso comm’a regnone, ... (1686. Lettera di Gabriele Fasano al Redi). rullär(o):Teglia bucherellata per cuocere le verole. Verullaro. ruôt(o):Teglia rotonda senza manico. Ruoto ‘i parmiggiana, ‘i puparuoli. Quando siamo in montagna gli amici bolognesi hanno sempre molto gradito e apprezzato il ruoto di patane, cipolle, e sasicchi, cotto al forno in giardino, dopo la crescentata bolognese. L'idea mi venne fidandomi di un vago ricordo di un piatto che faceva mia madre. ruôt(o)l(o):Unità di misura di peso, pari a 890 grammi. In aggiunta: Pe ghionta ‘i ruotolo. Nce vo' nu ruotolo r'oro p'a mmareta'. Cento ruotoli un cantàro, pari a 89 chilò. I miei amici torresi mi informano che il cantàro torrese è pari a 99 chilò. *** Un ruotolo (890 grammi) uguale a tre libbre. *** Una libbra (300 grammi circa) uguale dodici onze. *** Un onza (25 grammi circa) uguale alla dodicesima parte della libbra e la trentaseiesima parte del ruotolo. Tre fiche nove rotole e na cèveza nu cantàro. ... Bella ionta de ruotolo, ... (G.B.Basile. Le Fonnachere). e, quot peio, pe’ ghionta de lo ruotolo, quanto ca te vide venire ciento rotola scarze, e chi te cerca no libro da ccà e chi n’autro da llà, pecché quanno la casa s’arde scarfammonce tutte, (G.B. Basile. Introduzione alla Vajasseide di G.C. Cortese). rus(e)cä(re):Rosicchiare.
È
'a cònnola, 'a cònnola (Michele Sovente. Ll'acqua r' 'u mare sbèteco).
Vulesse
addeventare suricillo oi nennane' (Eugenio Bennato. Vulesse addeventare nu brigante). rus(e)cariéll(o):Si dice di cibo un po’ duro, da rosicchiare. Il sostantivo è sinonimo di: franfellicco. Bastoncino di zucchero caramellato. Il venditore di rusecarielli ne era anche produttore. Il carrettino aveva una caurarella nella quale lo zucchero veniva fuso, ricavandone una pasta morbida e colorata. Il piano del carrettino era di acciaio lucido e su di esso la pasta zuccherina veniva impastata e allungata. Su un lato del carretto c'era un'asta con un ferro sporgente in alto sul quale veniva appoggiato il serpente zuccherino e stirato ripetutamente, fino a ridurlo al diametrodi un dito. Prima che si solidificasse la pasta morbida veniva tagliata a pezzetti e ne venivano i rusecarielli. -Tuoste 'e rusecarielle! - Guè, Tatò! Nu sordo 'e franfellicche... E cu salute!.. (Ferdinando Russo. Sunettiata). rus(e)marin(o):Vedi rosamarina. rusoli(o):Liquore poco alcolico che spesso si preparava in casa per le feste natalizie. Dallo speziale si comprava l'alcol puro che veniva aggiunto allo sciroppo di zucchero. Il colore e il sapore erano dati dalla fialetta di etratto. Scerribrandi, Alchermes, Strega, Doppiochiummel, ecc. U rrusolio si serviva nei becchierini p'u rrusolio. etim. Latino mediev. (ros solis), rugiada del sole. .... e struffoli e torrone di nocelline bollente sul marmo del comò e alchimia multicolore di rosoli. (S. A. Ricordi). rutiéll(o):Ruoto. Tegame rotondo.
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