Ricordi del bere e mangiare di un torrese Pag. 40 | ||
-SCIA- |
sciacquànt(e):Commesso di cantina, cacciavino. sciacquapànza:Brodo leggero, in genere vegetale, per i giorni seguenti le grandi abbuffate. Sciampàgna:Titolare di una cantina abbasciammare. ... e il rosso gragnano, con la bottiglia andiamo, non correre e non cadere, alla cantina di Sciampagna botti e tinozze nere di tannino come l’alto bancone con zuppiere di zuffritta e cequitta, (S. A. Ricordi). sciaràppa:Gialappa, sciroppo, vino dolce. etim. Dal nome della città messicana di Jalapa. E tu varrecchia mia, se non t'asciutte, Da mano no me scappe, Oh preziuso e nobele sciarappe. (R. De Simone. La Cantata dei Pastori, da A.Perrucci).
sciòpp(o):Boccale per la Birra. etim. Francese "chope". sciôr(e):La farina. Fiore di farina, quella col minor tasso di abburattamento, bianchissima, senza crusca né tritello. etim. Latino "flos". I romani distinguevano tre tipi di farina. La farina grossa (cibarium), la media (sivigo) e la finissima (flos). Piscetiello addeventasse, dint' 'o sciore m'avutasse, m'afferrasse sta manella, mme menasse 'int' 'a tiella ... (Salvatore Di Giacomo. Donn'Amalia Speranzella). sciôrilatt(e):Fior di Latte. Sciore 'i latte. Formaggio fresco a pasta filata ottenuto con latte intero vaccino proveniente da una o più mungiture consecutive da effettuare nell'arco di sedici ore, consegnato crudo al caseificio, entro 24 ore dalla prima mungitura. La lavorazione è la stessa di quella della mozzarella ma u sciorilatte non è a muzzarella, con la quale spesso viene confuso. sciòsciol(e):Ciociole. L'insieme della frutta secca nella canesta di Natale. Noci, nucelle, castagne r'u prevete, fiche secche e mbuttunate ammennule. Negli ultimi anni alle ciociole classiche si sono aggiunti i pistacchi, i datteri e tante varietà di frutti secchi sudamericani e di altri paesi esteri.
....Nuce,
nucelle, castagne 'nfurnate (Trapenarella, NCCP). sciù:Dolce di pasta bignè, farcito con crema. Bignè. etim. Francese “chou”. Sciù, zuppette, cassate panettone Motta crema ammantecate .... sciurill(i):I fiori dei cucuzzielli. Pezzelle 'i sciurilli. Sciurilli ndurati e fritti. sciuscèlla:Carruba. Frutto di un albero a foglie sempreverdi, Ceratonia siliqua. Le sciuscelle mature le vendeva la carrettella dello spasso, che esponeva nucelle, castagne spezzate, nucelline americane, semmienti, ciceri abbrustuluti, cocco, lupini e sciuscelle. Ottimo mangime per i cavalli. Delle carobe. Nasce nel reame di Napoli una spezie d'alberi alti e grossi quanto le querce, portanti certi frutti chiamati carobe, le quali, quando altri le vedesse verdi e che non ne avesse mai prima vedute, sarebbero pigliati per baccelli di fava capodica, e secchi son lunghi quanto si sia il più lungo baccello, ma son piatti e non rotondi, come son que' della fava, e il color suo è simile a quello della castagna. Questo frutto è assai dolce quando è secco, ma molto più quando è verde, e nelle parti sue di dentro ha alcuni semi del medesimo colore molto duri. (Giacomo Castelvetro: Brieve racconto di tutte le radici, di tutte l'erbe e di tutti i frutti che crudi o cotti in Italia si mangiano). Lle dicette Linardo: "Comme state? Ve voglio fa' magnà vrenna e sciuscelle! (Ferdinando Russo. 'O cantastorie).
Cavallo
e si m'a faje chesta sagliuta (Canto alla carrettiera - Tradizionale. Cilentana). sciusciéll(o):Frittatta di uova, con ripieno di mozzarella o verdure. Sciusciello cu i friarielli. A la tornata fece cocenare lo patrone doie torza e no sciosciello e po’ facette a tavola sedere a canto ad isso Ciullo e la mogliere. (G. C. Cortese. La Vaiasseide). La fece gialla commo a no lopino e molla, iusto comm'a no sciosciello: sta cosa, certo, pe lo cellevriello non me fa requià, sera e matino! (Sgruttendio. La Tiorba a Taccone). ... a fare no 'ngrattenato de no campanaro de puorco, no ciento-fegliole, idest na cajonza co lo vruodo conciato, no pegnato de torze spinose co lo lardo adacciato, na ciaulella de fave 'ngongole, no sciosciello, no piatto de sango co l'aruta, na pizza de rerita 'nfosa a lo mele, muorze gliutte, voccune cannarute, e ba' scorrenno. (Pompeo Sarnelli. La piatà remmonerata). sciusciù:Caramella gommosa. etim. Francese "chou chou". scòmm(o)t(o):Incomodo, servizio. Scommotocozzecheaulive. Coperto e antipasto dal Parzunariello. Quanto sopra concludeva un conto, scritto su carta gialla. sculä(re):Colare. Scula’ i maccaruni. sculatura:L'insieme dei fondi rimasti nelle bottiglie di un liquido, di vino. scumma:Schiuma. etim. Germanico "skum". scummaròla:Schiumarola. scungìgl(io):Murice comune. Cacavuozzolo, spungillo. scunnùto:Scondito. Privo di cunnimma. scuôrz(o):Scorza, buccia. etim. Latino "scortum", pelle. s(e)mmiént(i):Semi di zucca tostati. U spasso, con nocelline americane, fave e ciceri arruscati ecc.
Masaniello
se magna i semmienti (N.C.C.P. 'O cunto 'e Masaniello). s(e)mmulélla:Pagnottella di pane schiacciata, fatta con farina di semola. La morte della semmulella è con alici salate, pepe e uoglio. Una variante è con nzogna e pepe. Il forno era ncopp'a scesa 'i Santamaria. La nenia lamentosa di tre note (seeeee mmuuuu leeeee) annunciava la semmulella mattutina consumata calda con alici salate e nzogna e pepe. (S. A. Ricordi). s(e)r(e)ticc(io):Raffermo, duro. etim. Latino "serus", tardivo, non fresco. Il pane sereticcio della palatella aveva la sua importanza per la colazione con l'acqua calda dei fasuli, aglio, arecheta e uoglio. Quello fresco diventava na papocchia. ...e, pe sorchiare vroda a no teniello co na panella sedeticcia e tosta venne la libertà, che tanto costa! (G. B. Basile. Lo Cunto de li cunti. Egroca).
C'è
rummasa 'a scumma d''a culàta mo' (Achille Serrao. Mal'aria). serôgn(e)r(e):Ungere. Le tielle di alluminio per infornare i casatielli venivano serunte con nzogna. Sempre con nzogna bisogna serognere la pettola stesa della pasta del casatiello, prima di cospargere ciculi, supressata, ova toste, pruvulone e pepe. Dopo si avvolge la pettola. Si u carro nun si serogne, nun cammina. sf(e)llä(re):Affettare. Tagliare a felle. Na sfellata 'i supressata e capecuollo. sf(i)latiéll(o):Palatella di pane. sfri(e)r(e):Soffriggere. etim. Latino "sub-frigere". sfugliatèlla:Il dolce della colazione. Sfugliatella e ccafè. Sfugliatella riccia e sfugliatella frolla. Famose le sfugliatella della pasticceria Pintauro. La crema delle sfugliatelle è fatta con ricotta, semolino, zucchero, uova, scorzette di arancia candita, vaniglia e cannella. L'esterno è per la riccia fatto con una tagliarella di pasta sfogli, opportunamente conformata a cuoppo. Per la frolla, un involucro chiuso di pasta frolla. Variante ricca è la santarosa, di maggiore dimensione della riccia e guarnita con crema e amarene. Si fruscia Pintauro p'i sfugliatelle jute acito. La sfugliatella è anche una pizzetta rustica, palline di pasta sfoglia ripiene di ricotta. Io, pe senti' doje sole scenolelle scritte da te, cierto nge lassaria de magna maccarune, e sfogliatelle. (Francesco Cerlone. Sonetto per P. Starace) . .... e poi la sfogliatella da Carbone... (S. A. Ricordi). Alla fine r'a mpustata
pur'a
crema r'a sfugliata, spuzzulianno na sasiccia. (S. A. Grammatica). sfùnn(o)l(o):Fame eccessiva. Etimologicamente senza fondo. Razullo: E s'aveva lo sfunnolo, e n'asciava muodo d'anchì sta vozza. (R. De Simone. Da A. Perrucci, La Cantata dei Pastori).
|