Sempre in Piazza Luigi Palomba, a fianco della chiesa
del Carmine, nel già convento dei Padri Carmelitani, è
L’ISTITUTO STATALE D'ARTE
COL MUSEO DEL CORALLO
Nel 1874, per il particolare interessamento del Dott. Antonio
Agostino Brancaccio, consigliere provinciale e comunale, e dell’avv.
Giovanni Della Rocca di Boscotrecase, deputato al Parlamento su deliberazione
del Consiglio Provinciale e della Camera di Commercio di Napoli e del
Consiglio Comunale di Torre fu istituita la ”Scuola di Incisione sul
Corallo e di Disegno Artistico Industriale nel soppresso Convento dei
Carmelitani, per addestrare i giovani torresi all’arte dell’incisione.
Questa, diventata poi ”Regia Scuola d’Incisione sul Corallo e di Arti
Decorative e Industriali”, estendendo l’insegnamento alla lavorazione
delle conchiglie da cammeo, della tartaruga, della pietra di lava e altre
pietre dure, si sviluppò rapidamente e per le materie tecniche ebbe
validi e appassionati insegnanti e come direttore dal 1886 il prof. Enrico
Taverna venuto giovanissimo da Torino, insegnante di disegno ornamentale,
composizione, scienze e tecnologia il quale dedicò tutte le sue energie e
la sua rara competenza al miglioramento di essa. Il suo sogno fu la creazione
di un Museo del Corallo nei locali stessi della Scuola; sogno che poté
vedere realizzato nel 1932 grazie ai contributi dello Stato, del Banco di
Napoli e delle pubbliche Amministrazioni.
Dopo di lui sono stati Direttori il prof. Renato Ferracciu (1934 1951), il
prof. Pietro Angelini, ispettore della Pubblica Istruzione (1951-1954), il
prof. Antonio Mennella, scultore (1954- 1959), il prof. Giuseppe Ciavolino,
pittore e incisore (1959- 1985).
La Scuola ha partecipato con i suoi lavori a numerose Mostre ed Esposizioni
Nazionali e Internazionali (Milano 1881,1894, 1906,1908,1916); Torino1884,
1890, 1898); Palermo 1891; Genova 1892; Parigi 1900, 1925; Saint Louis
1904; Roma 1907,1938,1940; S. Francisco 1915; Napoli 1920, 1923, 1940,
1950, 1962; Rio De Janeiro 1923; Barcellona 1929; Atene 1931; Tripoli
1934, 1938; Budapest 1935; Sidney 1936; Berlino 1937; Venezia 1938; Buenos
Aires 1938; Firenze 1938; Bari 1938; New York 1939).
Dopo la II Guerra Mondiale è stata presente a tutte le Mostre dell’Artigianato
di Firenze ,di Ancona e di Vicenza, ottenendo diverse medaglie d’oro e d’argento
e diplomi di I Premio Dal 1964, con la nuova riforma scolastica, è stata
trasformata in ”Istituto Statale d’Arte” e rilascia un diploma di
”maestro d’arte” che è anche valevole per l’insegnamento dell’Educazione
Artistica nelle scuole medie statali. L’Istituto si articola in due
sezioni
1) Incisioni sul corallo, conchiglie e affini
2) Oreficeria, per la conoscenza e la lavorazione dei metalli preziosi che
sviluppano un programma concordato in modo che l'una sia parte integrante
dell’altra.
Gli allievi, dopo una fase progettuale, passano a quella operativa in
laboratorio. I materiali usati per l’incisione sono il corallo rosso,
rosato, bianco che viene ridotto in collane, ninnoli, bottoni, pendagli o
incastonato su braccialetti, spille, anelli; le varie conchiglie come la
sardonica, il porcellino; per la produzione del mosaico la Pinna Nobilis e
varie conchiglie madreperlacee che si caratterizzano per i bei colori
iridescenti del loro manto (meleagrine margaritifere aliotidi, turbo
olearie).
Per l’oreficeria si adoperano l’oro, l'argento, l’ottone.
IL MUSEO
(orario di visita nei giorni feriali, il mattino) è al primo piano.
Salita. la scala al termine della quale è una lapide di marmo bardiglio
in stile liberty che ricorda i due promotori della scuola Antonio Agostino
Brancaccio e Giovanni Della Rocca, si entra nel moderno salone rinnovato.
Fra gli oggetti più notevoli citiamo:
Vetrina I: coppa in ardesia e corallo;
tondo con puttino in corallo, bozzetti del dir. Taverna, inizio sec. XX.
Vetrina II: Adorazione dei Magi,
gruppo di statuette in mosaico di materiale vario su supporto di legno,
progettato dal dir. Ferracciù ed eseguito nel laboratorio dal maestro
Vincenzo Noto; pannello decorativo in madreperla e corallo, progetto ed
esecuzione del prof. Ciro A.Ciavolino.
Vetrina III: Messale con decorazioni
di corallo, progettato dal dir. Ferracciu ed eseguito dall’allievo
Giuseppe Ciavolino.
Vetrina IV: Saggi di oreficeria,
progettati dal prof. Luigi Ferrigno ed eseguiti in laboratorio dallo
stesso. Vetrina V: Sirene in
corallo,su bozzetto del prof. Antonio Mennella, esecuzione dei proff. Ciro
Scognamiglio e Giuseppe Ciavolino; Madonna in avorio, progetto ed
esecuzione del prof. Giuseppe Palomba; tondo in corallo, esecuzione del
prof. Ciro Scognamiglio.
Vetrina VI: Calice moderno, in argent
dorato, con coralli e perle, dei proff. Giuseppe Ciavolino, Ciro
Scognamiglio e Vittorio Costabile; cofanetto di madreperla e corallo,
progetto ed esecuzione del prof.iro A. Ciayolino.
Vetrina VII: Edicola con Madonna e
Bambino, in madreperla e corallo, bozzetto del prof. Giuseype Ciavolino,
esecuzione del prof. Scognamiglio.
Vetrina VIII: Gruppo di tre cavalieri
medioevali, in mosaico di "pinna nobilis", conchiglie varie e
pietra alluvionale su supporto di legno, esecuzione in laboratorio del
prof. Noto su bozzetto del prof. Ferracciu.
Vetrine IX e X: Cammei vari,
conchiglie e piatti sbalzati. Vetrina XX di fondo: Crocifisso in
madreperla e corallo, bozzetto ed. esecuzione del prof. Giuseppe Ciavolino.
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A lato, sulla parete, edicola in
corallo e madreperle varie raffiguranti la Madonna della Misericordia”,
bozzetto ed esecuzione del prof. Vito Esposito.
Nelle vetrine a muro:
saggi didattici
degli allievi: dei proff. Vincenzo Noto, Giuseppe Palomba, Domenico Porzio
e Giansante (1900-3,950).
Nelle logge del primo piano sono ancora
esposte in vetrine vari elaborati di incisione e di oreficeria degli
allevi della Scuola, dalle origini ai nostri giorni, che si distinguono
tutti per un fantasioso disegno stilizzato moderno: medaglie,
braccialetti, anelli, crocette, collarini, ciondoli, maschere,
tagliacarte, placche, scacchiere, scatolette, piatti sbalzati ed ancora il
piano terreno altre vetrine con quadri e pannelli a mosaico, cofanetti
vari tipi di corallo naturale, conchiglie naturali, zanne di elefanti.
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