Dietro la chiesa del Carmine, salendo per via
Purgatorio, s’incontra sul lato destro la
CHIESA DI S. MARIA DEL PIANTO
Dopo la grave pestilenza del 1656, a Napoli, sulla Grotta degli
Sportiglioni a Poggio Reale ove erano stati sepolti molti napoletani
periti allora tragicamente, fu eretta dalla pietà dei sopravvissuti la
chiesa di S.Maria del Pianto, adornata all’interno da una grande tela
del pittore Luca Giordano raffigurante ”S.Gennaro che intercede presso
Gesù e la Madonna per gli appestati napoletani”.
Allo stesso modo a Torre del Greco, su quella fossa che alle spalle Chiesa
del Carmine, aveva accolto la maggior parte dei 1500 cittadini torresi
periti nel medesimo flagello, fu costruita da devoti, nel 1664 una piccola
cappella dallo stesso titolo, nella quale si celebrarono messe di
suffragio per le anime di quei defunti. Sulla facciata di essa fu posta la
lapide:
D(EO) O(PTIMO) M(AXIMO)
QUORUM VIVENTIUM
USI SUNT CONSUETUDINE
IIS IN PUTEO
LUE CRASSANTE TUMULATIS
OPTIMUS CIVIBUS GRATI HERCULANENSES
HANC AEDICULAM PIETATIS
ERGO P(ECUNIA) P(UBLICA)
A(NNO) D(OMINI) MDCLXIV. |
(Traduzione: A Dio Ottimo Massimo - Agli ottimi
cittadini sepolti nella fossa mentre infuriava il morbo gli Ercolanesi (allora
i torresi si chiamavano ercolanesi. N.d.r.) che con essi vissero in
comunità d’affetti, grati, quest’edicola di pietà con pubblico
denaro dedicarono nell’anno del Signore I664).
Tale cappella venne lambita dalla lava ignea del Vesuvio nell’eruzione
del 1737 e rimase inagibile. Al di sopra di essa fu edificata entro il
1742, una chiesa che venne chiamata Purgatorio.
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La stessa fu ampliata e restaurata nel 1919 ed il 2
settembre di quello stesso anno, nuovamente consacrata con l’antico nome
di "S.Maria del Pianto".
La chiesa poggia sui muri di quella antica ancora conservata e si trova ed
un livello molto alto rispetto alla strada per cui si accede ad essa per
una scala doppia.
L’interno, ad una sola navata, ha in una cappella di destra un
dipinto simile a quello del Giordano privo di firma e di data, che,
secondo il giusto parere del Di Donna, ne ”L’Uiversità della Torre
del Greco nel sec.XVIII” dovette essere eseguito per la prima
cappella, cioè nella seconda metà del Seicento.
Esso rappresenta ”S. Rocco che intercede presso Gesù per gli
appestati torresi”: in alto fra nuvole e angioletti, è Gesù col
braccio destro alzato, a terra, in piedi, è il santo implorante, patrono
degli appestati, e intorno a lui giacciono diversi morti fra cui una donna
con due bambini, mentre un becchino,on una pezzuola legata davanti al
naso, svolge la pietosa opera di recupero delle salme.
A sinistra e la tela dell’Addolorata, di Francesco Celebrano (1760). La
chiesa è attualmente retta da don Tommaso Raiola.
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