La Città: 4 zone (zona 3)
Itinerario 2: zona bassa o marina
29 pagine di testo e 70 immagini

 Pag. 21 di 29 

Da Via Sedivola scendendo  per Via Cappuccini, si arriva a Via Beneduce. Al largo Beneduce  è la

CHIESA DELLA SS.  ANNUNZIATA
AI  CAPPUCCINI




Questa chiesa con annesso convento dei PP. Cappuccini venuti da Napoli fu fondata - come scrive il Balzano - da un certo padre Marco de Mercatis, su una bella altura boscosa fra due vallate, fuori città, verso le falde del Vesuvio, su suolo della Mensa Arcivescovile di Napoli acquistato nel 1568: luogo assai dilettevole e per il sito e per i suoi giardini, che aveva sottoposta tutta Torre alla sua vista (1).
Il complesso rimase danneggiato per le eruzioni del 1631 e de1 1794 ed ospitò i frati cappuccini fino al 1867 quando il nuovo governo italiano soppresse i beni dei religiosi.
Passò poi al comune ed il convento divenne sede del Conservatorio della SS. Trinità che, fondato nel 1759 e avuta la sede sua distrutta nel 1794 in via Gradoni e Cancella, accolse, sotto la guida delle monache francescane alcantarine le bambine orfane (2).
La chiesa, restituita al Culto, divenne Parrocchia con bolla de1 12 Ottobre 1935 ed è attualmente amministrata da don Vincenzo Oliviero. L’esterno reca sulla facciata una grande terracotta di stile robbiano, raffigurante l’"Annunziata", opera dello scultore torrese Antonio Mennella.
L’interno è a due navate. La maggiore corrispondente

all’ingresso e che è la principale, è tutta in stucco bianco, di stile barocco, coperta da una volta a botte che ha cinque grossi ovali con le tele seicentesche del ”Martirio di S.Gennaro”. dell’ "Angelo custode", dell’ ”Immacolata Concezione”, della ”SS.Trinità” e dell’ ”Arcangelo S.Michele”; in fondo è l’altare Maggiore al di sopra del quale, in una decorazione a stucco, è il quadro dell’Annunciata, dipinto su tavola, non firmato, ne datato, ai due lati due tele rettangolari raffiguranti S. Antonio di Padova (a destra) e S. Francesco d’Assisi (a sinistra) che portano una sigla, firmata dalla lettera A e dalla V, caratteristica di Andrea Vaccaro, famoso pittore napoletano del seicento; ancora sul presbiterio "la nascita di Gesù” (a sin. è ”L’adorazione dei magi” (a d.).

La navata sinistra è più piccola in larghezza e in altezza, come un corridoio di disimpegno, ed ha alle pareti e a terra lapidi tombali del Settecento e degli inizi dell’Ottocento.
Dalla chiesa si sale alla sagrestia superiore che è un vasto salone con le pareti per due terzi rivestite in legno di noce fino alla volta, con una boiserie di stile barocco, opera del laico cappuccino Girolamo da Vietri (1762).

Sulla parete di fondo è un piccolo altare con tempietto a colonne sormontato da una decorazione barocca: al centro è una tela raffigurante ”Cristo morto compianto dagli angeli”. Le pareti della boiserie sono tutte uguali e simmetriche: entro cornici ovali hanno piccole tele con S.Giovanni e 1’Addolorata, non firmate né datate, ma di un pittore dello stile di Francesco De Mura. Si vede anche una tavola raffigurante ”L’Eterno Padre dallo aspetto di vecchio venerando, la colomba simbolo dello Spirito Santo e la Madonna con le mani giunte incoronata con Gesu”; nella parte inferiore la ”Maddalena che ha il vasetto degli aromi” ”S.Francesco” e un ”frate” non identificabile. L’opera può essere del sec. XVI.

1) F. Balzano: op. cit. pag. 81-82.
2) V.Oliviero: La chiesa della SS.Annunziata; S.Loffredo: I cappuccini a Torre Gel Greco; R.Torrese: Torre del Greco, pag.218.