L'ultimo puparo torrese pag. 12 | ||
SIGNORE SI NASCE Oppure Farsa fiabesca con Pulcinella: da un racconto
popolare. scritta 1980. La voce dice - l'anello!. Pulcinella "meravigliato": Mamma mi l’anielle ‘a parlate? Signore se nasce? È io puvurielle voglie re sta, (parla all’anello) ‘anielle mio nu fà murì ‘a mamme de figie?… ‘E Pulicenella. UNA AVVENTURA Oppure Farsa fiabesca - scritta nel 1947. È l’alba sulla spiaggia due nobili si tirano, uno
viene colpito a morte l’altro assicuratosi che nessuno la visto
scappa; Pulcinella cammina lungo la spiaggia, se levato all’alba per
avere sognato un suo antenato che la detto "vai all'alba nel
castello è troverai un tesoro” camminando inciampa sul morto, crede
che sia ubriaco ci ragiona un po’ e non e corrisposto, vengono i
Gendarmi veglianti della spiaggia vedono che ragionare con il morto
sospettano che l'abbia ucciso lui, senza sentir ragione l'arrestano.
(mutazione). L'interno del castello, un ufficiale processa Pulcinella lo
condanna ha morte. Il poveretto viene messo in un sacco legato è
buttato dalla torre a mare. Il Diavolo canta vittoria per impadronirsi
del mal capitato. (mutazione) Scena sott’acqua: sul fondo scena c’è
una grossa conchiglia che si apre al momento giusto; si farà il
passaggio dei pesci con un sottofondo musicale, dall’alto cade il
sacco, dalla conchiglia esce la Fata del mare, (come la Venere di
Botticelli) s’avvicino al sacco e prenda in braccia Pulcinella. (una
voce ). FANTASMA PER AMORE Farsa con Pulcinella elaborato della commedia dell’Arte nel 1946 Don Fastidio da ordine a Pulcinella
"servitore" di non fare entrare nessuno in casa, che la figlia
e corteggiata da un giovanotto che a lui non piace, esce di casa.
Pulcinella fa tutto all’opposto di quando la detto il padrone va lui a
chiamare il giovanotto per guadagnarsi la mancia, lo porta in casa e
l'ascia appartato la coppia, si sente bussare alla porta ed è don
Fastidio che fa presto ritorno, i tre sono del gatto de vano nascondere
il giovane innamorato, decidono di chiuderlo in camera dove è morta la
padrona di casa, (dopo la sua morte non l'aprono più) fanno entrare Don
Fastidio tutto affaticato deve entrare in quella stanza per prendere la
busta sigillata dell’ultima volontà della defunta e portarla al
Notaio, figlia e servo cercano in vano deviarle ma lui insiste è va
alla porta della camera, si apre da sole e sorte un uomo coperto da un
lenzuolo; i tre impaurito del fantasma, Pulcinella sospettoso si
avvicina al fantasma li tira giù il lenzuolo e scopra Bebè il giovane
fidanzato per paura del futuro suocero si è conciato in quel modo; don
Fastidio arrabbiato lo caccia fuori di casa e maltratta figlia e servo
perché ritenuto complici del trucco. Pulcinella lo mette a tacere
difende i giovani e si va al finale con il solido matrimonio
propiziatorio è la declamazione finale di Pulcinella a piacimento dell’attore
che lo interpreta. te. |
![]() Il teatrino viaggiante di Michele Izzo
PROCESSI SPICCIOLI Oppure PULCINELLA LADRO DI UN GATTO Farsa - 1946. L’azione si svolge in pretura nei primi anni del XX secolo. Sono chiamati a giudizio gente con piccoli reati. Sono scenette comiche che fanno capo alla comica buffonesca napoletana ottocentesca. Per prima si processa una popolana perché falsa infermiera, assisteva a una vecchia infermo e sa portato via un oggetto di valore, lei nega di aver rubato sostenendo di averlo avuto regalato dall'infermo, non e creduta è viene condannata dal Pretore. Altre due donne si contendano un cane ciascuna dice d’essere la legittima padrona della bestia, il Pretore scopre chi è la vera padrona. Sono duetti comici che fanno ridere. Con un'usciere sordo che prende fiaschi per fiaschi nel ripetere le parole dette dal Pretore. Pulcinella è accusato di aver rubato e mangiato un gatto, racconta la sua ragione viene assolto per l'arringa dell'Avvocato Tartaglia… Fine
PULCINELLA FEMMENA Due quadri dal teatro comico napoletano, scritta nel 1947 Il soggetto: Vincenzino è maggiordomo d'una famiglia patriarcale squattrinata, il suo padrone e l’unico dei nobili, un fannullone, giocatore pieno di debiti per il gioco, il vecchio maggiordomo facendo debito in tutte le botteghe con la promessa dell'arrivo di un prossimo eredità di uno zio morto in Germania, con questa bugia porta da mangiare in casa. Per la strada incontra Pulcinella è fa finto d'esserlo amico d’infanzia, è si da aria da ricco e Pulcinella l'assecondo allo scopo di scroccarlo una mangiata, l'altro a fatto lo stesso pensiero dopo una lunga scena ciascuno dice l'esatta verità; sono due disperati senza una lira, studiano il sistema per a chiedere la carità ai passanti nan li riesce e finiscono con il litigare e vanno via separati. (mutazione) Quadro 2°: in casa del patriarcale decaduto, il maggiordomo rientra vede il padrone abbattuto domanda il perché risponde d'essere preoccupato per l'arrivo di suo zio dalla Svizzera è stato avvertito con un telegramma, allo zio per fruttarlo l'aveva scritto di avere moglie e un figlio invece non ce la. Il maggiordomo lo incoraggia vede arrivare Pulcinella con la spesa da lui ordinata, le viene un idea geniale, fa vestire Pulcinella da donna e passarla per la moglie del padrone. Pulcinella si fa un po’ pregare poi cede, il bambino lo creano con stracci. Arriva lo zio, abbraccia il nipote e pare che vada tutto liscio come l'olio (la bugia ha le gambe corte). Pulcinella che non sa fingere si fa scoprire fa cadere dalle braccia il fantoccio, lo zio va su tutte le furie se ne vuole ritornare in Svizzera senza lasciare il denaro e ne eredità. Lo tranquillizza Pulcinella col dire che il danaro non se lo porta dietro quando muore, lo zio cede è perdona il nipote e il vecchio domestico. Vincenzo grida: Viva don Annibale il Conte Zucca? Pulcinella: Tu quale zucca e cucozze, 'a me site avite ringrazià! È no 'o viecchie c’à stipe sempe da nare è nu ge penza ca la senza nase 'a vacante nu se ne và!.. (qualche minuto di silenzio) e riprenda Pulcinella - - Ma che rè? Avite perdute ‘a lenqua?… Nu parlate chiù?…Chi tace accunzente - - all'ora l’avite capite ca lù fuoco alla miccia la dato?… pulicenella!!!. F I N E |