L'ultimo puparo torrese pag. 15

Il primo episodio del quaderno è copiato per intero senza nessuna modifica, non ho ne levato e ne aggiunto parola giusto per dare dimostrazione per come venivano scritti i canovacci per l’opera dei pupi. In questi che seguono metto il riassunto per intero giusto come fu scritto a suo tempo e come veniva detto al pubblico la sera precedente per invitare il pubblico a ritornare la sera successiva, la trama dell’episodio: era di rito prima di seguire l’ultima parte dello spettacolo usciva una comparsa “pupo” sulla scena non per il riassunto della puntata precedente ma per quella che seguiva la sera dopo ch’era presso poco così.

Domani daremo!.. Il 17° episodio do ‘O Capone e Nola e il Diavolo Rosso.

Un tremendo attacco fra Briganti e Soldati - Il pericolo di Cipriano salvato dal Diavolo Rosso e sua morte.

Una bravura di Santomichele de Quartiere Maresciallo della Sicurezza Pubblica a Napoli!!! Trama dell’episodio: scena 1°, strada - è sera è già calato il sole.

Marchetiello e Totonno, sono due ladri anno per ricettatore Michele il vinaio e per capo banda il “basista” Michele Zampiglione caporale della guardia Regia: questi due ladri discutono tra loro e aspettano che passi don Gennaro l’orefice alla chiusura della bottega si porta a casa il cassetto dei preziosi e l’incasso della giornata, prima di far passare l’anziano orefice attraversa la scena Santomichele in divisa da maresciallo delle guardie della sicurezza pubblica, i due ladri lo vedano venire si nascondano lui gli ha visti conoscendo gli elementi mangia la foglia e continua a camminare poi ritorna Nuziello e il Parulaniello sono usciti di galera non hanno casa e ne lavoro, studiano per sistemarsi e decidano di levarsi presto per andare ciascuno al proprio paese finito di discutere vanno a passare la notte nel dormitorio pubblico di Napoli.

Sorte l’anziano orefice con il cassetto in cui ci sono i preziosi, i due ladri li scippano il cassetto e scappano alle grida dell’anziano derubato accorre Sontomichele ha conosciuto i due assicura al derubato di ricuperare l’oro rubatogli. (mutazione)

Scena 2°, Santomichele ritrova i ladri si fa dire il nome del ricettatore della refurtiva è va da costui fingendosi d’essere un collaboratore della banda e per ordine del basista si fa consegnare la refurtiva per restituirla al padrone vengono i due ladri vogliono impedire il gesto umanitario dell’uomo positivo, lo minacciano con parole in quanto non sono capaci di competere con lui che è un guappo affermato li fa allontanare prendendoli a schiaffi. (mutazione)

Scena 3° campagna: il bandito Cipriano La Gala viene acciuffato da due guardie se lo stanno portando via quando si sentono spari dall’interno, come se fosse un conflitto tra briganti e Soldati le guardie scappano lasciano il Bandito che si vede libero e scappa. Esce il Diavolo Rosso è inseguito dai soldati non ha più pallottole per il fucile le ha finite nella sparatoria, si vede in trappola non vuole arrendersi gli è rimasto solo la spada e non può lottare con quella contro chi ha l’armi a fuoco, prende la spada la conficca nella roccia con la punta in alto e si lancia sopra suicidandosi, arrivano i soldati comandati dal Duca Massimo Di Massavitello vedono il corpo morto e dicono “il Diavolo Rosso” morto?… Maledizione!!!…

F I N E

18° Episodio

‘O Capone e Nola
e il Diavolo Rosso

La terribile tirata miezo puorto fra Aitano Feroce e Santomichele de Quartiere, suo pericolo salvato da Gennarino ‘o Marenariello.

Na paliata ‘o Capone e Nola…fatta da Nunziello ‘o Sapunariello, suoi primi amori con una Signora americana.

Trama dell’episodio: scena 1°, nella campana di Cardito.

‘O Capone e Nola (uomo brutto ladro strupratore ) è latitante stanco di scappare da una campagna all’altra vorrebbe rifugiarsi all’estero e studia come poter fare, ha saputo dell’arrivo di un’anziana donna americana ricca, ha comprato una villa in quella zona vive sola va in cerca di un marito lui studia come acciuffarla per derubarla, sente venire gente e sospetta che fossero guardie in cerca di lui si cela per assicurarsi chi arriva. Escono l’anziana americana accompagnata dal vecchio contadino che li porta il latte la verdura e frutta tutti i giorni, la signora si confida al contadino d’essere sola disposta ha sposarsi anche con un nullatenente pur d’essere protetta dai ladri e dai malintenzionati che abbondano in quelle campagna, ma lui e troppo vecchio ha moglie e figli non può sposarsela. Finita la chiacchierata l’uomo se ne va la donna rimane sola l’acciuffa il Capone di Nola lei urla per chiamare gente lui la picchia forte la fa cadere a terra svenuta, arriva Nuziello il Saponariello con un bastone picchia il Capole non si sa difendere e scappa. Riprende conoscenza l’anziana signora ringrazia il soccorritore di averla salvata da una sicura morte tra le altre parole racconta la sua storia dice d’essere sola in cerca di marito Neziello si vede corteggiato si offre lui pur di sistemarsi si trovano d’accordo per un matrimonio al più presto possibile si danno il primo bacio comicamente con lazzi è battute a doppio senso per far ridere rientrano a braccetto.

Scena 2° strada di Napoli: Santomichele solo commenta l’accaduto del giorno prima, don Gennaro l’orefice per la riconoscenza del ricupero del cassetto con i preziosi gli manda a casa un anello d’oro per lui e un paio di orecchini di brillanti alla sorella: esce Gaetano Feroce vuole sapere con quale diritto è con quale autorità è andato ha prendersi dal ricettatore (il vinaio) la refurtiva e riportata al legittimo padrone mentre lui non ci entrava in quell’affare, Santomichele li risponde a tono dalle parole passano ai fatti si danno appuntamento per un duello rusticano (2), non lo possono fare subito sono troppo in vista e decidono di andare in un luogo solitario rientrano, sortano i due ladri hanno visto e udito tutto decidono di aiutare il loro basista li vanno dietro. (mutazione)

Scena 3°, interno di un cortile disabitato: vengano i due armati di coltelli danno il via al duello si danno coltellate uno all’altro sono due duri e bravi maneggiatori di coltelli sono feriti tutte e due, alle spalle di Santomichele s’avvicinano i due ladri stanno per aggredirlo ma vengono attaccati da Gennarino ‘o Marenariello è li mette a presa (3).

Santomichele: = Che vedo Gennarì Tu!…

Gennerino: = Io, che piglie le difese è nomme positivo!!!…

F I N E

‘O Capone e Nola
e il Diavolo Rosso

Uno sbaglio - l’arresto do Parulaniello per sospetto protetto da Nunziello Signore americano.

La morte do Capone è Nola.

Trama dell’episodio: scena 1°, campagna.

Filomena contadina va in cerca dalla figlia Carmiluccia “una ragazzina di una decina d’anni” dopo poco arriva e racconta di un uomo brutto che l’ aspetta in serata nella stalla le ha promesso un paio di orecchini d’oro la mostrati e li cederà a lei se in serata andrà nella stalla, la mamma che ne sa più della ragazza è insospettita, qual’è il fine dell’invito di quel bruto, ha saputo di quest’uomo che si aggira per quelle campagne lo hanno descritto le amiche del casale, esce Caterina e domanda di cosa e preoccupata, Filomena racconta tutto quanto è capitato alla ragazzina sua figlia, Caterina è stata vittima di quel bruto ed è arrabbiata a morta in quanto ha abusato di lei, manda tante maledizione a quell’orco. Esce Giovannina rientra nel discorso conferma quando ha detto Caterina dice d’esserci cascata pure lei con quel mostro e se lo potrebbe ammazzarlo l’ammazzerebbe nel mentre le donne discutano arriva un Frate in cerca della carità vede le donne preoccupate s’intromette nel discorso e domanda perché sono così preoccupate, una racconta il fatto filo e per segno, il Frate li suggerisce di andarci tutte in serata nella stalla armate di bastoni per dargli tante bastonate pagandolo come si merita, detto questo il Frate rientra: le donne si trovano d’accordo è si preparano il piano per la serata. (mutazione)

Scena 2°, un’altra zona di campagna: si aggirano due guardie sono state chiamati dalla signora americana per sorvegliare la villa dai malintenzionati; sentono un calpestio e gente che viene si celano per assicurarsi chi sia: sorte il Parulaniello e senza lavoro è venuto via dal suo paese per la troppa miseria ha solo fame basta, vengono le guardie lo fermano non ha documenti l’arrestano per sospetto lui cerca di giustificarsi non è creduto per quel che dice fanno una lunga discussione interrotta da Nuziello vestito da signore li fa da garante dicendo d’essere suo amico le guardie lo liberano i due si abbracciano con lazzi e battute comiche del signor gobbo e l’amico Parulaniello rientrano nella villa. (mutazione)


                       Angelica, Argalia. Ferraù

19° Episodio

Scena 3° interno di una stalla: le donne si scambiano alcune parole sentono camminare si nascondano nel buio rientra la ragazzina seguita dal Capone e Nola vuole abusare della piccola mettendole le mani addosso escano le donne che li danno botte da orbo neanche dopo caduto a terra con la testa fracassata tutto insanguinato smettono di picchiarlo fino a quando non si sono accertate di averlo ucciso. L’urlo e le grida del mal capitato e la confusione del vociare delle donne fa giungere il commissario Massimo con le guardie vede il Capone a terra che non respira più si complimenta con le donne dicendo: “brave era un bruto ricercato avete fatto bene è così che vorrei vedere pure Cipriano La Gala… E i suoi compagni!…

                                   F I N E

 

20° Episodio

‘O Capone e Nola
e il Diavolo Rosso

La morte di Santomichele de Quartiere…

Il giuramento di Gennarino ‘o Marenariello…

Un altra bella azione fatta da Nuziello ‘o Sapuneriello….Salva Cipriano La Gala!

Trama dell’episodio: scena 1°, strada di un quartiere popolare napoletano.

Santomichele solo, ricorda di quando era in competizione con Gaetano Feroce, di quei due che volevano ucciderlo, aggiunge in serata si sposa l’amico Gennarino gli salvò la vita e non può mancare al matrimonio ha già preparato il regalo, ora va dal fioraio per commissionare un fascio di rose che porterà sua sorella alla sposa detto questo ed altro se ne rientra, dalle sue spalle esce Gaetano Feroce lo guarda fisso dice “ Santimichè la mia pancia rattoppata cerca vendette e se mi vieni ha taglie te la farò pagare”. Esce Maria per andare dalla sarta per l’ultima prova dell’abito da sposa, Gaetano nel vedere quella bella ragazza s’avvicina per darli noia con qualche parole a doppio senso lei non è stupida ha capito dove vuole arrivare quell’uomo si difende con parole minacciose lui si sente offeso è li dà uno schiaffo. Ritorno Santomichele ha visto il comportamento di Gaetano lo rimprovera con il dire “è fatte na bella cosa ‘omme e niente!..

Gaetano = Ha me ommè è niente ?…Tu nu siervo proprie.

Santomichele = Io te lagge fatte a vedé ca si nu povere ’omme!.

Maria = Non fà niente Santomiché nu ve copremettite.

Santomichele = Chiste e n’omme e lote e io va già levà ‘o schiaffe a faccie ha cussì! (da uno schiaffo ha Gaetano)

Gaitano = Nun può campà chiù!… Viene cu mico si tiene core…

Santomichelo = Iamme…(vanno via - Maria resta piangendo, esce Gennarino e domanda perché piange, lei racconta quello che successo, Gennarino rientra di corsa dal lato dove sono andati i due prima, lei li va dietro).

Scena 2° in zona solitaria: vengono i due si tirano con i coltelli, dietro a un’albero si sono nascosti Marchetiello e Totonne uno di loro spara alcuni colpi di pistola e colpisce alle spalle Santomichele, che cade a terra morto i due che hanno sparato scappano la stessa cosa fa Gaetano, arriva Gennarino non in tempo per soccorrere l’amico e giura sul morto dicendo “Aitane Ferò o pacchere ha Maria è ha morte e Santomichele de Quartiere - saranno vendicate.

Da - - - Gennarino? - - - ‘O Marenariello!…

F I N E

21° Episodio

‘O Capone e Nola
e il Diavolo Rosso:

La morte di Gaetano Feroce, dei suoi compagni uccisi da Gennarino ‘O Marenariello e il suo arresto.

Anche dopo la morte il Diavolo Rosso salva Cipriano La Gala.

Trama dell’episodio: scena 1°, Bosco con montuosa, sopra ci sarà il corpo morto del Diavolo Rosso alla posizione di come fu ucciso, con il volto coperto da un lembo del suo mantello che si toglierà al momento giusto in modo da fare vedere al pubblico l’orrido volto. E’ notte (in seguito la luna illuminerà la scena) voci e colpi d’arma da fuoco, per fare intendere che si sta consumando un conflitto a fuoco tra banditi e soldati; esce Cipriano La Gala, è in seguito dai Soldati non ha armi per difendersi va in cerca di un nascondiglio non riesce a trovarlo, rimane in trappola, arrivano i soldati stanno per arrestarlo quando s’illumina la scena e dalla montuosa si alza il corpo del Diavolo Rosso, l’orrido volto del morto mette paura ai soldati che scappano spaventati, Cipriano resta pietrificato nel vedere l’ex collega ritto dall’alto dice: “se sono rimasto libero è merito del mio compagno morto da qualche giorno,(guarda lo scheletro) mi guarda per rimproverarmi di averlo lasciato li su la roccia senza seppellirlo dignitosamente come si conviene fare pure a un fuorilegge, sono colpevole di non averlo fatto ma adesso lo farò vado e ritornerò con i compagni e gli daremo l’onorata sepoltura, se lo merita perché anche dopo morto a salvato la vita a Cipriano La Gala!!! (se ne rientra; mutazione)

Scena 2°, marina: esce Gennarino ‘o Marenariello, discute a soggetto sull’amico morto ammazzato alle spalle, quelli che gli hanno sparato sono in galera non gli hanno ancora processati, ha saputo che Gaetano essendo caporale delle guardie Regge ha delle conoscenze in tribunale e sta cercando di corrompere i giudici per non farli condannare ma lui farà di tutto per impedire l’imbroglio, aggiunge di essere contento della sorella del morto si è fidanzata e presto sposerà. Esce Ferdinando ( pescatore vagabondo) pretende una parte del pescato che hanno preso in nottata mentre lui non era sulla barca, Gennarino non vuole dargli la sua parte e dice: “non ti spetta eri a casa a dormire” Ferdinando non accetta questa offesa e lo minaccia di morte, allunga la mani li da uno schiaffo l’altro li restituisce due schiaffi si accalora la lite intervengono le guardie del quartiere conoscono bene i due, fanno da pacieri buttando acqua sul fuoco li fanno fare pace è vanno via: va via anche Gennarino resta solo Ferdinando decide di vendicarsi degli schiaffi ricevuti. Arriva Gennaro ‘O Marengo uno che da danaro a prestito con gl’interessi elevati (uno Strozzino) chiede a Ferdinando le 200 lire prestate due mesi prima ne aveva già avute 200 per l’interessi adesso pretendeva il capitale Ferdinando li dice di non averli ma è una scusa per non darne più, l’altro è un guappo pretende le 200 lire lo minaccia e riceve la risposta che si merita arrivano alle mani si danno batte a vicenda ‘O Marengo si vede sopraffatto dal rivale non può competere con le mani e prende di tasca la pisola spara e poi scappa, il colpito s’accascia a terra si lamenta, chiede aiuto escono le guardie si avvicinano e domandano “chi la ridotto in quello stato?” lui risponde a stento dice una vocale per volta non finisce non ce la fa a dire il nome, le guardie insistano “chi ti ha sparato?” - il moribondo sillabando dice “ o ma…o mar…o nar…”e muore, dalle parole dette una per volta le guardie deducano ‘O Maerenariello si precipitano e lo vanno ad arrestare.

Scena 3° interno del carcere dove stanno già Gaetano Feroce Marchetiello e Totonno, parlano della causa, convinti che usciranno in libertà, giunge l’ora di andare a prendere l’aria, i tre vanno nel cortile per l’aria, rientra il Marenariello accompagnato da una guardia carceraria li assegna il posto letto e se ne va, il nuovo arrivato parla solo commenta il perché dell’arrestato. Ritornano i tre dall’aria vedano che è entrato il rivale li saltano a dosso lo picchiano lui si sa difendere e nella lite ci scappa il morto (uno dei due giovani ladri), accorrano le guardie carcerarie acciuffano il Marenariello lui trattenuto dalle guardie fa il finale a piacimento di chi recita la sua parte…

F I N E

Continua la storia con un’altro protagonista è una decisione dell’autore dei canovacci e va rispettata io riporto tale e quale come sono stati scritti nel quaderno.