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L’eterno progresso spirituale non ha niente da vedere con la volgare ricerca del piacere e della felicita, tanto che si potrebbe del pari, se cosi piacesse, definirlo un progresso nel sempre più alto e più complesso dolore umano.
«La storia come pensiero e azione» B. Croce

CAP. I
LE ORIGINI DELLA SCRITTURA
Achille esiste soltanto grazie ad Omero. Togliete dal mondo l’arte di scrivere e probabilmente togliete la gloria.
«I Natchez» Chateaubriand

OSSERVAZIONI PRELIMINARI
L’uomo moderno si sottopone a molti tipi di dipendenza di stampo psichico. A prescindere da quella esiziale, di moda, peraltro sempre esistita, ma oggi diffusa per motivi nefandi di lucro: la tossicodipendenza, vi sono droghe legali quanto il tabacco e l’alcool, ma che non si assumono ne per via gastroenterica, né per quella parenterale: la radioteleiconografia e la rotocalcografia. Pochi 


sanno che vi sono individui, specie del sesso debole (si fa per dire) che sperperano un terzo dello stipendio in edicola perché attratti dall’iconografia prioritaria relativa alle immagini del pettegolezzo di cronaca, del fotoromanzo, oramai tetracromico anch’esso, del fumetto, delle raccolte, degli autoadesivi, delle riviste su ogni argomento, ecc. 
E ve ne sono di edicole, credete, nella mia terra, in quel contesto geografico detto: cintura vesuviana, alias la Shangai d’Italia, in fatto di densità di popolazione. 
La mia gente, specie le donne e i giovani, quando cade in overdose televisiva, preferisce l’edicola alla libreria che abbonda di caterve di tomi per lo più noiosi ed astrusi o, nel migliore dei casi, stampati con linguaggi strettamente settoriali o con uno stile aulico e ricercato. 
Grazie a quei chioschi venditori di sogni l’editoria non è stata completamente soffocata dalla televisione, la quale, chi l’avrebbe mai detto trent’anni or sono, ha mandato in crisi persino una decima musa, nella fattispecie il cinematografo o grande schermo.