Il libro, al di là dei testi
scolastici, diventa per la massa consumista uno strumento obsoleto di
conoscenza o apprendimento, a comunque di trasmissione di idee, e l’uomo
resta, invece, ancora affascinato dalle immagini. La fotografia
propriamente detta, ancora più diffusa è in diversi casi migliorata,
oserei dire, dai fotoliti, osservata, appunto, nella sorprendente
magnificenza delle cromotipie offset, la dove vengono esaltate
crominanza e tridimensionalità, non teme, per il momento, dirottamenti
di interesse. Le edicole seducono pure me, un po’ dietro la
deformazione professionale e per un fenomeno di empatia con gli addetti
ai lavori ad esse connessi. Spesso il sabato sera, da Torre del Greco,
al centro del Golfo, costeggio in automobile fino al Capoluogo per
intrattenermi presso quei chioschi plurisettoriali mastodontici nella
Stazione Centrale, che sono a mezza strada tra l’edicola e la
libreria. A cospetto delle migliaia di pubblicazioni policrome rimugino
sull'espressione "Arti grafiche".
Otto persone su dieci associano l’idea stampa tipografica
essenzialmente ai giornali illustrati,
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cioè i rotocalchi fiammanti e policromi, starei per dire a gittata
ebdomadario o bisettimanale, vista la rapidità con cui arrivano nelle
edicole. L’uomo medio, disinformato e distratto, legittimamente digiuno
della materia settoriale scivola sul significato etimologico dei lemmi
tipo e grafia, nelle loro accezioni originarie e ne poliedricizza in
maniera particolarmente arbitraria la significanza che invece sta per
tipo (carattere di piombo); grafia (scrittura). Per estensione, intanto,
il termine grafia e divenuto poliedricissimo e sta a significare diecine
di contenuti che con l’alfabeto e la stampa hanno poco o nulla da
spartire, pur se fino a qualche decennio fa la stampa per antonomasia
era per tutti: il quotidiano d’informazione, sin dalle prime gazzette.
Queste pedanterie etimologiche, peraltro anacronistiche, stanno solo a
precisare che la stampa originaria è stata per oltre cinque secoli dalla
sua invenzione la pura, unica meccanizzazione dell’alfabeto, quindi
della scrittura. La stampa di immagini è stata sempre minoritaria, in
passato, nelle tecniche di stampa tabellare, calcografia, acquaforte,
ecc. di cui tratterò in seguito.
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