Pigia F11 sulla tastiera per la visione totale Cap. I - Pag 16-17                              

LA SCRITTURA
Ma ora diamo una capatina al neolitico. Tutti sappiamo che i trogloditi insieme ai suoni gutturali, come tentativo di espressione, hanno pure sperimentato qualche scarabocchio qua e là. Poi la pietra divenne lo strumento naturale per i promemoria, anche se si trattava di semplici tagli o scalfitture che ricordavano date, periodi, avvenimenti, ecc. I primitivi emettevano in origine solo suoni che a mano a mano divenivano più regolari e costanti, quindi convenzionali, fino all’articolazione delle prime parole, sebbene rudimentali e facilmente mutevoli. Il mio popolo (scusate il tono campanilistico ricorrente) ha sempre preferito il metodo socratico della comunicazione verbale, il sistema mnemonico allo strumento fissato e tramandato. Da noi nessuno impara le canzoni sugli spartiti. Vantiamo una memoria audiofona che ci contraddistingue. Così pure la filosofia popolare, panacea per la soprav- vivenza, antidoto per i soprusi di sempre, non è stata mai scritta. Ne Vico, ne Croce o De Sanctis, o quelli di passaggio, come il Boccaccio o il Goethe l’hanno


mai presa in seria valutazione, così immersi, loro, nello strumento della scrittura. La parola, come mezzo di trasmissione delle idee, germogliò quando quella sorta di ominidi avverti 1’esigenza della socializzazione. Non si prefiggevano, i primitivi, però, di tradurla in segni da tramandare ai posteri. Erano lungi dal supporre, poveri «incivili», che la parola scritta e tramandata poteva divenire un’arma terrifica, non solo, ma in molti casi 1’immagine speculare dell’esasperazione delle idee, cioè della parte inferma dell’uomo. Erano ignari delle apoteosi deliranti di certi messia o filosofi, e dei vaneggi maniacali di taluni profeti, e dell’inconsapevolezza di alcuni scienziati. Saggi, quest’ultimi, che hanno pensato bene di sostituire lo psicanalista allo stregone, ma che nel frattempo hanno pure scoperto la fissione dell’atomo perché possa accadere, ciò che l' Ebraismo e Confessioni similari stanno preconizzando da sempre, ma questa volta senza sorta di palingenesi. Diceva bene Marcel Pagnol: "Bisogna diffidare dei tecnici, cominciano con 1a macchina per cucire e finiscono con la bomba atomica".