Pigia F11 sulla tastiera per la visione totale | Cap. I - Pag 16-17 | |||
LA
SCRITTURA |
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mai presa in seria valutazione, così immersi, loro, nello strumento della scrittura. La parola, come mezzo di trasmissione delle idee, germogliò quando quella sorta di ominidi avverti 1’esigenza della socializzazione. Non si prefiggevano, i primitivi, però, di tradurla in segni da tramandare ai posteri. Erano lungi dal supporre, poveri «incivili», che la parola scritta e tramandata poteva divenire un’arma terrifica, non solo, ma in molti casi 1’immagine speculare dell’esasperazione delle idee, cioè della parte inferma dell’uomo. Erano ignari delle apoteosi deliranti di certi messia o filosofi, e dei vaneggi maniacali di taluni profeti, e dell’inconsapevolezza di alcuni scienziati. Saggi, quest’ultimi, che hanno pensato bene di sostituire lo psicanalista allo stregone, ma che nel frattempo hanno pure scoperto la fissione dell’atomo perché possa accadere, ciò che l' Ebraismo e Confessioni similari stanno preconizzando da sempre, ma questa volta senza sorta di palingenesi. Diceva bene Marcel Pagnol: "Bisogna diffidare dei tecnici, cominciano con 1a macchina per cucire e finiscono con la bomba atomica". |