ricavarne la catarsi finalizzata nell’opera. Le
moderne composizioni grafiche costituite da assemblaggi la dove
predomina l’immagine scuotono indubbiamente la pigrizia mentale verso
la lettura, tipica dell’uomo medio italiano, così
propenso all’evasione, pressato da un ritmo di vita sempre più
frenetico, quindi malproprio alla lettura e alla sua prerogativa: la
concentrazione. Questi nuovi avvenimenti hanno ottenebrato non solo il
fascino del prodotto delle stamperie, ma la stessa forza espressiva del
pensiero combinato in parole attraverso l’alfabeto, uno dei maggiori
strumenti capaci di stimolare e fertilizzare la fantasia. Il processo di
stimolazione mentale della trasfigurazione artistica ha mutato i canoni
compositivi nella pittura, nella letteratura e nelle arti applicate ad
esse affini. L’ambiguità del reale e conforme al mistero della vita e
della morte, quindi all’insoluto esistenziale più intenso. Le
pulsioni sessuali, ad esempio, vengono alimentate dal «celato» o,
meglio ancora dall’immaginato, in molti casi. Le culture planetarie di
stampo religioso, dal canto loro, hanno allenato l’uomo per millenni
ad
|
|
atteggiamenti comportamentali scaturiti dalle
speculazioni teosofiche, dove i composti lasciavano spaziare la fantasia
con trasognamenti, speranze, illusioni, delizie, meccanismi intellettivi
che impegnavano la mente e spesso conciliavano il sonno e il sogno. Un filosofo diceva:
«Guai all’uomo
quando smetterà di sognare!» Cert’è che oggi non solo si sogna poco,
ma si dorme pochissimo. Chissà quali utilità arrecano all’uomo le
scienze positive, a parte l’apparente benessere fisiologico. Il corpo è
analizzato e curato in ogni cellula, ma al di là del cancro e dell’AIDS,
la mente chi la cura? La salute mentale collettiva e individuale, quale
scienza o psicologia la garantisce in maniera empirica. Pure la
psicanalisi, si rivela dubbia come terapia. Le scuole in materia si moltiplicano, come un tempo con la
filosofia, polemizzano tra loro, prevalgono dottrinarismi categorici ma
teorici, spesso perentori e sussiegosi. Le teorie non sperimentate non
allettano nessuno. L’alfabeto vecchia maniera spaziava, trasognava,
sconfinava, ora si concentrava, ora si rarefava, e la gente dormiva almeno
otto ore per notte.
|