Cap. I - Pag. 54   

Cap. I - Pag. 55                                      

inevitabilmente al centro di un eliocentrismo gigionesco o di un egocentrismo assolutista da genio incompreso. Dividevamo con loro le illusioni, le gioie fittizie, l’orgasmo spasmodico all’apparire della prima copia del manifesto o del depliant relativo al loro singolare operato. Ah, questa mania dell’animale uomo di primeggiare e di sentirsi inimitabile! Tutta brava gente, in fondo, tutti cari amici, soggiogati dall’allucinazione del sogno mirifico della trasfigurazione artistica. Nulla tolgono, però, queste osservazioni all’operato di questi simpatici facinorosi estremisti dell’arte, il cui giudizio peculiare non mi compete. L’aspetto psico- caratteriale dell’artista è estraneo alla valutazione delle sue opere. Quanti visi in deliquio! Misteriosa forza della Tipografia, sempre legata a tutti i generi artistici! Ma sono passati nella mia bottega anche personaggi torresi affermati in campo nazionale ed internazionale. Forse anche noi, Franco Penza, facciamo tesoro delle illusioni? Tu che riferendoti a questo lavoro hai azzardato simpaticamente che il Marinismo rivive nel Mari la sua nuova epopea? Io la reincarnazione di Gian Battista Marino?

Non esageriamo, caro amico dei sogni letterari sempre vividi. Per nostra fortuna prendiamo ancora tutto come un gioco e non ci immoliamo sotto il giogo di questo spinoso sentiero delle ambizioni letterarie, nemmeno sotto la forma velleitaria..

 

 

 

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