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mai nelle grinfie dei monaci...E’ superfluo
aggiungere che la copiatura avveniva sia attraverso il lavoro
individuale che dietro dettatura del bibliotecario. E quante volte, c’è
da immaginarselo, un po’ per il tedio, un po’ per il sonno, l’uno
avrà dettato patate e l’altro avrà scritto cipolle. |
stampare i loro singolari giornali. Nel VII secolo apparvero i primi caratteri di rame e altre leghe. Il metodo si rivelò problematico se si considera che 1’alfabeto cinese comprende circa cinquemila segni. Così, mai scoraggiati, inventarono la stampa tabellare, altrimenti detta xilografia. Essa consiste (perché raramente ancora si pratica) nell’utilizzare come matrice una tavoletta per lo più di legno incisa a mano. Il risultato era pressappoco simile a quello dei clichè zincografici, ottenuti con l’ausilio di un negativo fotografico, la luce attinica e la morsura d’acido, adoperati tutt’oggi dalle tipografie tradizionali (oggi 2002 raramente. N.d.r.) Idonea per la riproduzione di immagini, la xilografia non risolveva il problema della composizione alfabetica. Diffusasi pure in Europa non cadde in disuso, infatti dopo l’invenzione della stampa a caratteri mobili venne utilizzata come ausilio alla nuova scoperta per illustrare le opere stampate, data la sua ottima compatibilità col torchio. E’ pur vero che sulla tavoletta era possibile incidere quante lettere dell’alfabeto si volesse, ma a parte la laboriosità del sistema, la matrice, essendo monoblocco, non |