Il teutonico, o chi per esso, avrebbe, forse,
riprodotto le pagine dei codici amanuensi nella loro scrittura
originale, evitando, in questo modo, di sentirsi rimbrottare
continuamente che i libri stampati con i suoi diabolici bastoncini di
piombo fossero, in definitiva, null’altro che delle fallaci
contraffazioni dei codex. E dal momento che l’orefice sperimentava i
caratteri con i testi di moda, quelli sacri, tanto per variare..., non
avrebbe mai corso l’alea di una condanna per eresia, stregoneria o che
dir si voglia, rischiando di finire arrostito sul rogo dal Tribunale del
Santo Uffizio. Ciò non avvenne perché, tutto sommato, ai monaci
amanuensi, oziosi e sbuccioni per seconda vocazione, faceva comodo che
qualcuno, finalmente, smaltisse loro un po’ di fatica, anche se dietro
artifici dissacratori... Ma, come mai si continuava ad usare i caratteri
mobili anche dopo la effettiva scoperta delle prime dagherrotipie,
quindi del clichè, avvenuta nel secolo scorso? Intanto si colse a volo
la scoperta zincografica per utilizzarla come impareggiabile alternativa
alle lente, laboriose e malagevoli tecniche xilografiche e
calcografiche.
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Il clichè, come tutti i sistemi fototecnici pre- fotocompositivi,
risolveva il problema della riproduzione anastatica, ma non quello della
composizione di sana pianta detta a caratteri mobili. Il clichè,
quindi, miracoloso per la riproduzioni. di codex o di libri già stampati,
era disadatto per le opere inedite. Tanto più, in solco binario con la
fotomeccanica, l’invenzione di Gutemberg fu meccanizzata e resa veloce
da OTTMAR MERGENTHALER, il quale, nel 1883, ebbe la felice idea di mettere
a punto il prototipo definitivo della gia parzialmente sperimentata
compositrice automatica monolineare, meglio nota col sostantivo Linotype.
La disfatta, pero, della geniale invenzione della stampa a caratteri
mobili non è da imputare alla fotomeccanica, ne alla stampa offset o
.alla sua consorella rotocalco, tanto meno ai sistemi dattiloscrivibili
elettronici o meno, a pallina o a margherita, ma al calcolatore
elettronico, nella fattispecie la fotocomposizione!
Se Gutemberg non fosse venuto alla luce probabilmente il clichè di
zinco avrebbe riprodotto i codex ottenendone la stampa veloce. IRMIN
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