E’ omm’ ’e miez’ ’a via. Queste
espressioni suggeriscono come, i lazzaroni del Viceregno, spinti dal
disagio e dal bisogno in un’esistenza esente da dimora fissa,
ripiegassero con espedienti delittuosi come reazione all’emarginazione.
Il malavitoso delle origini, in pratica, era un uomo vessato dai soprusi
ed era iniziato alla dissidenza sin dalla fase orale. Non era
completamente fuori dall’etica o dalla cultura, ma emendava la morale
e la legge a modo proprio. Ogni azione umana delittuosa è ingiu-
stificabile
ed aberrante, individuale o corporativa che sia, ma ogni dissidente
tende sempre a sopraffare la sopraffazione, finendo col prevaricare egli
stesso. Legge e fuorilegge sono un dualismo come il bene e il male, l’amore
e l’odio, contrapposti e irriducibili che fanno perno sullo stesso
meccanismo di azioni reattivo-difensive dell’uomo. La Napoli della
vecchia letteratura oleografica, ad esempio, si lasciò non poco
influenzate dai canoni comportamentali della vecchia camorra perché
riconosceva in essa le suggestioni dei moduli delle antiche letterature
romanze. I personaggi malavitosi del secolo scorso erano carichi di
ardente umanità. L’onore, la
|
|
giustizia, la morte onorata, erano il retaggio storico
di Orlando, Rinaldo, Ruggiero, Astolfo e via dicendo. Non a caso gli
scugnizzi che assistevano all’opera dei pupi, che esaltavano le gesta di
tali eroi, venivano chiamati palatini e molti dei quali seguivano
le fila dell’Onorata Società. I vecchi canoni d’onore della malavita
attingono anche da quelli politico-religiosi del Medioevo, come avveniva
nelle guerre sante. Nelle guerre fredde, invece, del XX secolo non vi
è posto per i guappi generosi, ne per i Fra' Diavolo o i ladri gentiluomini.
Non sono degenerate le corporazioni, ma l’uomo, sempre psicologicamente
più isolato nella folla, l’uomo che soggiace impotente sotto la
coercizione di allettanti, ma nocivi modelli sociali, illuso da ideali
effimeri, la dove l’allucinazione chimerica epidemica si estende in
maniera capillare in tutte le fasce sociali. Gli estremismi, le
rivoluzioni, l’illegalità sono fenomeni di sempre, rappresentano alcune
delle facce poliedriche della cultura millenaria, con l’epicentro sul
dualismo bene-male, altrimenti detto Dio-demonio. Una società in cui
vengono compromessi i sostegni psichici fondamentali, ai fini dell’insoluto
esistenziale, diventa una società più
|