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inferma, terrorizzata in cantina, dall’ossessione culturale dell’irreversibile destino di finibilità della vita umana. Aggredire e prevaricare nell’illusione di potenza fittizia, scaricando sui deboli e gli oppressi la dannazione del proprio destino di mortali. La minaccia atomica esclude, inoltre, il palliativo della continuità ereditaria con eventuali intercessioni salvifiche. La finibilità individuale o collettiva senza sorta di palingenesi, la massima espressione della pochezza e dell’impotenza dell’animale uomo. I caratteri di piombo fuso stampano l’ultimo cuore di Napoli, la capitale di una razza che, per ultima ha resistito alla faccia negativa del progresso. Ho usato l’aggettivo negativa, e non esiziale, per evitare di trasformare questo libro nell’Apocalisse biblica, dato il ricorrente tema della morte. Ma cosa volete, l’ho chiarito nella prefazione che la parte letteraria del lavoro veniva stesa sotto un’ottica psicosociale. Ebbene due sono i temi centrali della psiche: la morte ed il sesso. Del thanatos avrete gia piene le... tasche; riguardo il sesso, potrete attingerlo nei brevi aneddoti sul comportamentale napoletano passim lungo il testo.

LA LINOTYPE
Gutenberg inventò i caratteri mobili, Mergenthaler, nel secolo scorso, perfeziono l’invenzione completando il prototipo della Linotype (linea di tipi). Entrambi si avvalsero di sperimentazioni del passato. Sono poche le tipografie artigiane che non adoperano questa macchina straordinaria, che rimane nella storia come uno dei maggiori prodigi della meccanica. (Oggi 2002 in disuso. N.d.r.) Dopo diversi tentativi di alcuni inventori, falliti spesso per motivi finanziari, OTTMAR MERGENTHALER nato nel 1854, tedesco anch’egli, avvalendosi di esperimenti dei suoi predecessori, nel 1886 portava a termine la Linotype. Non mi approfondirò nei particolari costruttivi in maniera analitica. L’intricata successione dei movimenti e la complessità dei sincronismi farebbero apparire inesplicabile la descrizione più minuziosa, non togliendo merito alla potenza dell’alfabeto. Traccerò a grosse linee solo una sintesi del suo funzionamento, così come si svolge in questo momento sotto le mie mani. Tutte le complesse e susseguenti fasi di ogni ciclo sono comandate da un unico gruppo di eccentrici, fissati