|
||||||
Cap. 4 - Pag. 128 |
Cap. 4 - Pag.129 | |||||
su di un solo asse rotante. Il magazzino contenente le matrici è disposto in posizione obliqua nella parte superiore della macchina. Esso contiene all’interno solitamente novanta canali, in ciascuno dei quali slittano in caduta una ventina di matrici per ogni lettera alfabetica, più la punteggiatura e le maiuscole. I segni speciali vengono inseriti a mano nel compositoio della macchina. La tastiera alfanumerica aziona delle barre verticali che, durante lo sfioramento dei tasti, spingono dei dispositivi di sganciamento disposti nella parte inferiore del magazzino. Ciascun tasto sgancia la matrice voluta che va ad allinearsi in un compositoio mobile, il quale, a rigo ultimato, va a posizionarsi innanzi alla forma a fondere, dietro la quale un pistone affonda nel crogiolo di piombo fuso perché si formi rapidamente la barretta gia solida e improntata lungo la linea di matrici del compositoio mobile. Indi questi si posiziona innanzi ad un braccio meccanico che preleva le matrici per riscomporle automaticamente nel magazzino. Il rapporto di tempo tra un rigo composto a mano ed uno linotypico è almeno di 1 a 5, senza contare il tempo risparmiato per la |
scomposizione, e soprattutto l’assenza di usura dei
caratteri, poiché, a stampa ultimata, i righi vengono rifusi per formare
nuove linee di scritto. (Queste tecniche sono oggi (albori del 3°
millennio) obsolete e praticate solo per lavorazioni speciali o in aree
geografiche retrograde. N.d.r.). |