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come una sorta di alchimisti privilegiati che indettavano maestrie tecnicistiche e che, comunque, esercitavano un certo ascendente sui loro asserviti. Ma la chimica industriale ha fatto giustizia, ha messo a punto i composti fotopolimerici, i quali consentono di ottenere clichè in casa attraverso un procedimento (come cadono bene le locuzioni): all’acqua e sapone e all’acqua di rose. Infatti, dopo la semplice fase di esposizione, lo sviluppo avviene in acqua di rubinetto.
Vediamo, per il momento, come viene fabbricato un clichè di zinco al tratto. Devo subito puntualizzare che il procedimento fotografico per ottenere la matrice di qualsivoglia veicolo di stampa e sempre lo stesso. 
E’ necessaria, in tutti i casi, una maschera che consente alla luce attinica di agire o meno. Questa matrice della matrice, per così dire, è essenzialmente costituita da una pellicola o un montaggio di pellicole fotografiche. Per ottenere un semplice cliché di zinco, dobbiamo sfruttare la contrapposizione della pellicola ortocromatica ad alto contrasto: nero totale o bianco assoluto.

Immaginiamo di voler convertire in cliché un disegno o una pagina di scritto. Fotograferemo l’originale con un apparecchio specifico capace di incamerare negativi di grosso formato. La pellicola sviluppata risulterà, come è noto, nera la dove le zone
dell’originale sono bianche, e trasparente dove sull’originale risulta nero. Lo zincografo avrà preventivamente preparato la lastra di zinco con una speciale vernice fotosensibile, spalmata in centrifuga onde ottenere uno strato omogeneo. 
Fatta essiccare, la lastra viene sottoposta alla pellicola a perfetto contatto in appositi bromografi sotto vuoto. 
La luce attinica agirà solo attraverso le zone trasparenti, nel nostro caso i segni delle lettere e il disegno. La vernice fotosensibile indurirà solo nei punti colpiti dalla luce. Le zone neutre rimarranno solubili allo sviluppo che lascerà, in quei posti, ricomparire il metallo. E fin qui nulla di complicato, a parte la centrifugazione.
La difficoltà si presenta quando si immerge la lastra in acido nitrico che corroderà lo zinco solo nei punti esenti di vernice. La laboriosa incisione e sotto