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angolo tra Via Mezzocannone e il Rettifilo) sorse nel 1224, indi furono istituiti gli studi maggiori: filosofia e teologia, tanto per variare. 
Tommaso d’Aquino, il quale, accomunato a tutti i frati dei famosi ordini Domenicano e Francescano, diffuse la cultura in tutto il regno. Sorrido al ricordo delle imprecazioni degli studenti che mi supplicano, nella bottega di Via Purgatorio, di allestire la loro tesi in un paio d’ore, ciancicando ilari ingiurie all’indirizzo dei baroni bianchi. Allora i frati non facevano che politica religiosa, il che nasce da presupposti di pace, a parte le guerre sante, ma qualche forma di baronato doveva pure esistere, come in tutte le gerarchie. Con buona pace di S. Tommaso, a cui bisogna riconoscere i meriti di un intellettuale geniale e di un religioso fervido e sincero. In più i frati, in quel periodo, dovettero ben faticarsi la pagnotta dietro le cattedre, poiché tra le fazioni dei guelfi e dei ghibellini, si presumeva, ovviamente, patteggiassero per il Pontefice. Grazie a Dio, in ultima analisi, la lotta tra Impero e Papato non ostacolò di molto la diffusione della cultura di priorità teosofica dei cattedratici santi e dei copisti monaci.

Anche Fra’ Giovanni di Napoli aveva i suoi fans. Non come S. Tommaso, naturalmente, che divenne domenicano proprio a Napoli. Quando 1’Università fu fondata era ancora in fasce, e sin d’allora non gia stritolava i serpenti nella culla, ma li incitava alla preghiera. Infatti, a quarant’anni, invece di strappare i piloni dell’edificio universitario elevo in alto la voce della sua verità. Quando si dice: bisogna nascere, Ercole o santo. Cultura e movimento letterario ben vennero anche da parte dei Frati Minori, gli umili francescani, che sostennero quella cultura teo-filosofica del loro stupefacente S. Francesco. Al di là della religione ci si sforzava, intanto, di tentare una letteratura artistica. Non si poteva passare la giornata tra preghiere, contrizioni e memento mori. Dalle gesta trovadoriche si passò ad inneggiare la Vergine con la poesia siculo-partenopea (zuppa o panbagnato), che finalmente precedera il Dolce stil novo. Con tutto il rispetto per la Signora Celeste. Devo premettere, che, a mio avviso, le religioni sono un grande sostegno per il genere umano, tranne nei casi di notevole fanatismo, che rasenta il paranoicale.