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Dante, a prescindere dalla fisima religiosa, di frequente si abbandonava ai desideri carnali, celando le legittime pulsioni dietro il paravento descrittivo degli angelici tratti somatici femminili. D’altra parte doveva pur sbarcare il luminario offrendo argomenti validi, e quali più de: la donna e l’inferno, così connessi alla luce della psicoanalisi. Ma Dante sbagliò epoca per mettersi a fare il letterato, doveva attendere l’era gutenberghiana. La figlia Beatrice non sarebbe finita in convento perché priva di dote. Dante fu l’emblema del: Carmina non dant panem. Un esempio per il sottoscritto da far tesoro? I libri che si fatica dalla penna alla legatoria, restano nella dimensione degli artisti della domenica o degli scrittori intercomunali, con l’unica soddisfazione del dono con la dedica?. Intanto il Concilio di Lione del 1245, con la sentenza di scomunica del Sovrano, scateno la persecuzione di buona parte del Clero dotto, sino a lasciar morire sul rogo diversi monaci. I sensi di colpa, comunque, non risparmiano nessuno. Federico II sentiva di tiranneggiare i napoletani, che si ridussero a poche migliaia, spostandosi in provincia. Forse proprio per questo fondo

1’Università a Napoli, (oltre che per la sua passione per lo studio) e qui si devono fare le dovute riserve. Fu per riscattare la sua impopolarità? Ma a parte lo scarso apprezzamento di certe iniziative, comunque di stampo aristocratico, con cui i napoletani medioevali avevano poca dimestichezza, il popolo non si vedeva ripagato con tale ripiego, a giudicare dai sostanziali e più emergenti privilegi di cui veniva privato; in secondo luogo la moltitudine non sapeva neppure apprezzare 1’importanza dello «Studio Generale», destinato a primeggiare sulle altre Università del territorio peninsulare.
A giudicare dallo stato di degrado urbano e socioculturale della cintura vesuviana, sembra che l’evoluzione etico - culturale e civica non sia mai avvenuta e che il livello di questi valori sia stagnato nella misura in cui era verso la fine del primo millenarismo della storia. Non v’è più possibilità di smottamento e di sensibilizzazione.
C’è, oltre la buona volontà di alcuni, un muro di gomma. Pubblicai, 1’anno passato un libro fotografico di Torre del Greco antica con relativa nutrita introduzione, allo scopo di rispolverare il