stampa sono dei veri e propri laboratori chimici. Si
dice che un tempo i tipografi preparavano da se vernici e pigmenti,
custodendone gelosamente le formule. La vernice costituisce il veicolo
di trasporto del colore dal calamaio della macchina, giù per i rulli
inchiostratori (alcuni mobili per stemperarlo), fino alla carta. Il
pigmento è il colore impresso sulla carta. Le caratteristiche principali
del pigmento dell’inchiostro grafico sono l’intensità della
tinta e la resistenza, principalmente alla luce e all’acqua. Le
vernici, invece, erano ricavate da oli vegetali che hanno la proprietà
di essiccare per ossidazione, anche su carta che non ha nessuna capacità
di assorbimento, come, ad esempio, la carta patinata. Oggi queste
vernici sono per lo più sintetiche, ma conservano tutte le
caratteristiche di quelle naturali. I pigmenti vengono ricavati da
sostanze inorganiche, solo il nerofumo, come ho detto, viene ottenuto
con la combustione di fiamma, gas, ecc. In passato venivano usati
pigmenti ricavati dalle terre colorate, ma esse non favorivano la
preparazione di inchiostri raffinati e si rivelano meno idonei delle
sostanze vegetali o chimiche. Altri tipi di inchiostri vengono
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detti ad essiccazione per penetrazione. (Si
prega i libidinosi di non sbarrare gli occhi). Questi composti, a base
minerale, sono adatti per le carte poco lisciate e comunque non patinate.
Essi vengono adoperati per carte ruvide e possono restare sulle vecchie
macchine tipografiche anni interi senza il timore che possano essiccare.
Sono in commercio degli essiccanti separati che agiscono anch’essi come
assorbitori di ossigeno, e il tipografo può amalgamarli all’inchiostro.
Questi composti sono prodotti col manganese, zinco, ecc. e vanno dosati in
piccole percentuali, una dose eccessiva provoche- rebbe l’effetto
opposto, perché romperebbe 1’equilibrio delle molecole. L’essiccazione
degli stampati è favorita dagli ambienti riscaldati. La carta umida in un
ambiente freddo ritarda il processo di essiccazione tra le molecole e 1’aria.
Per ciascun sistema di stampa (tipografia, offset, rotocalco, flessografia,
serigrafia, ecc.) viene prodotto 1’inchiostro idoneo. Gli inchiostri
tipo offset, ad esempio, hanno la massima repulsione per l’acqua. Ma
ciò non basta, gli inchiostri di uno stesso veicolo di stampa presentano
sostanziali differenziazioni in
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