Cap. 7 - Pag. 274

Cap. 7 - Pag. 275 

stampa sono dei veri e propri laboratori chimici. Si dice che un tempo i tipografi preparavano da se vernici e pigmenti, custodendone gelosamente le formule. La vernice costituisce il veicolo di trasporto del colore dal calamaio della macchina, giù per i rulli inchiostratori (alcuni mobili per stemperarlo), fino alla carta. Il pigmento è il colore impresso sulla carta. Le caratteristiche principali del pigmento dell’inchiostro grafico sono l’intensità della tinta e la resistenza, principalmente alla luce e all’acqua. Le vernici, invece, erano ricavate da oli vegetali che hanno la proprietà di essiccare per ossidazione, anche su carta che non ha nessuna capacità di assorbimento, come, ad esempio, la carta patinata. Oggi queste vernici sono per lo più sintetiche, ma conservano tutte le caratteristiche di quelle naturali. I pigmenti vengono ricavati da sostanze inorganiche, solo il nerofumo, come ho detto, viene ottenuto con la combustione di fiamma, gas, ecc. In passato venivano usati pigmenti ricavati dalle terre colorate, ma esse non favorivano la preparazione di inchiostri raffinati e si rivelano meno idonei delle sostanze vegetali o chimiche. Altri tipi di inchiostri vengono

detti ad essiccazione per penetrazione. (Si prega i libidinosi di non sbarrare gli occhi). Questi composti, a base minerale, sono adatti per le carte poco lisciate e comunque non patinate. Essi vengono adoperati per carte ruvide e possono restare sulle vecchie macchine tipografiche anni interi senza il timore che possano essiccare. Sono in commercio degli essiccanti separati che agiscono anch’essi come assorbitori di ossigeno, e il tipografo può amalgamarli all’inchiostro. Questi composti sono prodotti col manganese, zinco, ecc. e vanno dosati in piccole percentuali, una dose eccessiva provoche- rebbe l’effetto opposto, perché romperebbe 1’equilibrio delle molecole. L’essiccazione degli stampati è favorita dagli ambienti riscaldati. La carta umida in un ambiente freddo ritarda il processo di essiccazione tra le molecole e 1’aria. Per ciascun sistema di stampa (tipografia, offset, rotocalco, flessografia, serigrafia, ecc.) viene prodotto 1’inchiostro idoneo. Gli inchiostri tipo offset, ad esempio, hanno la massima repulsione per l’acqua. Ma ciò non basta, gli inchiostri di uno stesso veicolo di stampa presentano sostanziali differenziazioni in