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favorire un’alimentazione costante, indispensabile in caso di forme fitte di caratteri grossi o fondi pieni. Sono ancora in uso le vecchie piano-cilindriche con puntatura a mano e uscita dei fogli a cordicelle e ventaglio. Esse, però sono insostituibili per le piccole tirature di avvisi murali cittadini. Ma la maggior parte delle piano-cilindriche della seconda generazione sono dotate di mettifoglio automatico ad aspirazione e dell’uscita a catena, vale a dire meno rudimentale. Durante questo secolo sono state costruite centinaia di migliaia di macchine tipografiche propriamente dette, oramai in piena obsolescenza. La loro evoluzione è durata l’arco di un secolo. Molti, in origine, furono i tentativi per accrescerne le prestazioni. Furono costruite, senza successo, le bianca e volta, che imprimevano entrambi i lati della carta contemporaneamente. Poi si tentò di combinarle tra loro. Nacque la bicolore tipografica, da questo principio derivano le pluricolori offset e rotocalco. Ogni gruppo ha il proprio cilindro stampa, l’autonomo gruppo inchiostratore, ecc. |
ARTIGIANATO OBSOLETO
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