una volta per una ragione, una volta per un’altra
devono sempre ingollare bocconi amari.Oggi tutte le riviste illustrate
di grossa tiratura, a cadenza ebdomadario, vengono stampate in
rotocalcografia. Come ho gia accennato nelle pagine precedenti, la
stampa rotocalcografica avviene attraverso cilindri-matrici acidati
similmente ai clichè tipografici. L’inchiostro viene spruzzato sulla
superficie dei cilindri per depositarsi negli alveoli incisi. La carta,
aderendo al cilindro, assorbe il colore dagli alveoli e rimane bianca
nelle zone alte dell’incisione poiché tale superficie viene pulita da
un’apposita racla prima che la carta aderisca al cilindro matrice.
Queste operazioni avvengono in frazioni di secondo. La stampa
rotocalcografica è cilindrico-diretta, vale a dire che, a differenza
della matrice offset = riporto (sul caucciù), il cilindro
rotocalco impronta direttamente la carta, per cui l’incisione delle
scritte e disposta a rovescio come per il sistema tipografico. I
cilindri-matrice possono essere incisi su se stessi o essere di volta in
volta rivestiti da lastre di rame incise. L’inchiostro è molto fluido,
come quello flessografico. Nelle macchine veloci viene spruzzato
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a getto-fontana. L’inchiostrazione avviene in reparti
chiusi, a prova d’aria, onde evitare l’evaporazione dei solventi,
molto volatili, i quali hanno la proprietà di asciugarsi non appena
avviene l’impatto di stampa, in maniera da consentire le successive,
immediate sovrapposizioni di colori.
Nessuna tipografia artigiana, per ovvi motivi, adopera il sistema
rotocalco, esso è prettamente industriale. I canoni creativi relativi
alla grafica sono inferiori rispetto a quelli tipografici ed offset
perché seguono schemi di impaginazione standardizzati e ripetitivi, a
parte le elaborazioni più o meno artistiche della grafica inserzionistica,
che viene comunque realizzata in studi grafici scissi sia dalla redazione
che dalle officine rotocalco.
La televisione spesso ci porta in questi ambienti ormai tutti convertiti
ai computers, dove le strutture interne rivelano l’aspetto tecnologico
avanguardistico. Queste immagini suggestionano gli spettatori
condizionandoli a generalizzare sulla realtà strutturale delle officine
tipografiche in genere, dalla bottega all’industria. Come si ignora la
funzione romantica della carrozzella nel traffico cittadino,
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