così le botteghe artigiane, all’occhio corrotto
dell’uomo moderno, diventano le carrozzelle delle arti grafiche,
anacronistiche ed antiprogressiste.
...POI C'E'
LO SNOB
Egli è sempre impeccabile nell’aspetto esteriore.
Difficilmente non ha segatura nel cervello, come le donne belle che non
si coltivano mai dentro, e poiché Daniel Mussy dice: La bruttezza ha
un vantaggio sulla bellezza, dura; quando superano la soglia della
senilità si disperano. Lo snob muove il passo indugiando. Infine
ferisce l’ingresso della mia tapina bottega di Via Purgatorio.
Innanzitutto pretende che io abbia i pattini ai plantari perché non
attende più d’un secondo e gia manifesta 1’impazienza tamburellando
coi polpastrelli sul banchetto di accettazione. Poi storce tutto, naso,
bocca, occhi, collo. Bisogna riconoscergliene 1’abilità. Mi chiede,
schivo ed austero dov’è l’ufficio, ed io gli rispondo che non c’è.
Allora mi chiede dov’e la segretaria, il fattorino, il proto, ed io
gli rispondo che non esistono. A questo punto lo snob dà piglio
alla tiritera: ...che nel meridione siamo arretrati di cento anni, (Meno
male, si
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contenta di poco), ...che siamo retrivi ed
antiprogressisti, ...che la sera andiamo a letto con le galline perché ci
piace proliferare, senza apprendere i progressi dalla televisione.
Allora gli faccio notare che per emergere bisogna scendere a compromessi,
condividere illegalità, in alcuni casi divenire malvagi ed egotisti e, in
ultima analisi persino cruenti. Lo snob poggiando il palmo della mano
sinistra a manca del torace e mostrando tutti i trentadue denti finti
sfiata un sonoro, irritante, odioso «Embè?». Lenito il rovello
intuisco che la cornice somatica dell’interrogazione cela l’intenzione
spocchiosa di ostentare l’anello di brillanti e alcuni disgustosi denti
d’oro. Aggiunge «Purché ci si adegui, si salvi la faccia, si appaia
secondo le convenzioni. Egotisti o succubi, non v’e alternativa. Non c’è - conclude lo snob - neppure una poltrona, una sedia, che so,
uno sgabello, per non dire un trono, in modo da sedersi e polemizzare un
paio d’ore, e alla fine, se 1’avrò vinta, vi ordinerò i cento
biglietti da visita?». «Ah sì - rispondo
tronfio - un posto dove sedervi ce 1’ho, ed e pure comodo, molto
comodo,
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