rilassante, potrete adagiare i vostri bei glutei
profumati e, su preterizione, mica vi dico che e il cesso e che si trova
dietro quella porticina in fondo a sinistra".
LE MACCHINE ROTOCALCO
Come si può ben immaginare quel cliente l’ho perduto per sempre. Da
quel giorno frequenta solo le grosse industrie, quelle delle pluricolori
offset e rotocalco. Nelle aziende rotocalcografiche le piccole macchine
monocolore ad immissione a foglio singolo sono pressoché simili a
quelle offset. Chiaramente si differenziano nel tipo di matrice, nel
sistema di stampa diretto o indiretto e nel metodo d’inchiostrazione.
La macchina rotocalco a foglio permette di sfruttare appieno la qualità
consentita dal sistema poiché la loro velocità relativamente ridotta,
rispetto alle macchine rotative, favorisce la costanza delle
registrazioni fatte in fase di avviamento e, innanzitutto, non si
verifica la precoce usura dei cilindri-matrice. Le macchine rotocalco
più diffuse sono quelle rotative dei grandi complessi editoriali. Esse
sono dei veri e propri mostri di produzione. In quelle più moderne la
parte elettronica esegue in
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completo automatismo la regolazione di tutti i
dispositivi di controllo. Queste macchine gigantesche sono combinate, all’uscita
dei vari gruppi stampa, con tagliatrici piegatrici ed infine cucitrici. L’alimentazione
della bobina di carta, il percorso, il registro dei colori, sono simili a
quelli delle rotative stereotipiche od offset.
L’essiccazione dell’inchiostro avviene con getto d’aria per favorire
l’evaporazione repentina dei solventi. Oltre alle riviste illustrate le
rotative rotocalco stampano libri, carta da imballo, giornali illustrati,
valori bollati, fotoromanzi, e via dicendo. Queste macchine diaboliche
stampano migliaia di riviste al giorno in una sola fase di lavoro, a
prescindere dalla preparazione preventiva delle matrici.
I cilindri roto-calco girano vorticosamente su se stessi annaffiati
dalla sorgente d’inchiostro liquido, la cui eccedenza viene eliminata da
una racla a perfetto contatto dei cilindri stessi, mentre il chilometrico
nastro di carta scorre velocissimo tra i cilindri-matrice e
cilindri-pressione rivestiti di gomma, con una precisione micrometrica.
Alla fine
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