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Giannone erano alcuni eminenti collaboratori. 
Prima di passare alle macchine serigrafiche diamo una spulciatina ai maggiori giornali di quell’epoca: La Gazzetta Napolitana, che comprendeva una specifica rubrica letteraria; Il Giornale Letterario di Giuseppe Maria Boezio; Il Giornale Enciclopedico di Napoli di Giuseppe Vairo Rosa; La Scelta Miscellanea, di De Silva; Il Giornale Enciclo- pedico d’Italia dell’abate Scarpelli, fino ai più famosi: Il Giornale e Il Monitore di Eleonora Pimentel Fonseca.
MACCHINE PER LA STAMPA
SERIGRAFICA IN PIANO

Bisogna subito distinguere due tipi di macchine serigrafiche, quelle per la stampa di supporti piani e quelle per la decorazione di oggetti di qualsiasi forma geometrica. Le prime sono adatte alla stampa di fogli di carta, plastica, alluminio, ecc. Per la stampa di fogli leggeri la macchina prevede il piano aspirante che provvede a trattenere il foglio durante il contatto della matrice, ciò per evitare che il supporto si attacchi alla seta stampante, compromettendo le stampe successive. Per lo stesso motivo il telaio non

va a contatto del foglio da decorare, ma distante qualche millimetro. Lo spessore idoneo di questo fuori contatto è stabilito in relazione al formato di stampa e alla flessibilità della seta. E’ la pressione della racla a determinare la stampa, come una riga mobile, cioè lo spigolo della racla inclinata che avanza. Il registro è assicurato dalle guide del foglio per garantire sempre la medesima posizione, indispensabile nei lavori a più colori sovrapposti o semplicemente accostati. L’operatore posiziona il foglio sul piano accostandolo alle squadrette di registro costituite da semplici strisce adesive, quindi abbassa il telaio che si fermerà sugli spessori di fuori contatto posizionati sotto i bordi della cornice. Intanto la pompa aspirante trattiene il foglio sul piano mentre l’operatore afferra la racla e la inclina a 45 gradi, quindi attinge l’inchiostro dal lato opposto del telaio e, premendolo sulla seta, lo fa scivolare verso di se. A fine corsa, ancora prima di rialzare il telaio, la seta e già fuori contatto.
Quindi, alzata la cornice si provvede a posizionare il foglio sullo stenditoio onde procedere alla fase successiva. Nel caso di maggiore esigenza di