|
||||||
Cap. 9 - Pag. 346 |
Cap. 9 - Pag. 347 | |||||
inchiostrazione, come per la stampa di materiale assorbente, ad esempio la stoffa, lo spigolo della racla sarà più arrotondato e si lavorerà con una inclinazione maggiore, ma soprattutto si adopererà una seta con maglie più larghe, le quali consentono una maggiore erogazione d’inchiostro, non solo, ma si eliminerà il fuori contatto perché non si corre il rischio di sbavature o doppie immagini. Le macchine manuali o semiautomatiche di piccolo formato non consentono la decorazione di fogli superiori a 50 x 70 cm. Le macchine simili di formato maggiore adatte ai manifesti e alla cartellonistica, arrivano ad un formato di 100 x 140 cm. e oltre. Queste macchine sono dotate del meccanismo detto a racla assistita, o servoracla, se più vi piace, data l’impossibilità manuale di operare su formati così ampi. Le copie stampate con le semiautomatiche risultano qualitativamente ottimali e regolari, anche perché l’operatore potrà effettuare maggiori controlli poiché non impegnato nel faticoso raclaggio manuale. Oggi sono in commercio macchine completamente automatiche per la stampa di supporti in piano. L’immissione avviene tramite |
mettifogli ad aspirazione simile a quelli delle
macchine grafiche. Il foglio va a posizionarsi contro le squadrette di
registro, questa volta di metallo e con regolazione micrometrica, quindi
viene stampato ed espulso automaticamente per essere sottoposto ad
essiccazione forzata con getti d’aria calda o con raggi infrarossi, ecc.
I supporti prelevati dalle macchine manuali o semiautomatiche vanno
adagiati in appositi stenditoi, poiché qualsiasi oggetto decorato in
serigrafia non asciuga mai subito, non solo si guasta al graffio, ma ha
bisogno almeno di qualche minuto per andare fuori polvere. Se così non
fosse le maglie della matrice si occluderebbero al primo passaggio. |