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della Napoli spagnola. Ed il tono megafonico della voce della nonnina Genova? E le vanterie hobby-fotografico od hobby-giardinaggio del dottore Alberto? E l’amorevole, materna cadenza settentrionale della signora Giovanna? Sembrano risvolti onirici, ma non ha importanza; la vita scorre come un fiume impetuoso che raccoglie e trasporta con se tutto ciò che trova sulla sua strada, tranne che i buoni sentimenti, 1’amore, che e potenziale in tutti gli uomini, nessuno escluso.
Signora Maaari! ... Aehh, signora Maaari!...

 

 

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Non si fa la felicità di molti facendoli correre prima ancora che sappiano camminare.
«La donna del tenente francese» - John Fowiers

CAP. X
L’INDUSTRIA GRAFICA EDITORIALE

Se la stampa non esistesse bisognerebbe inventarla; ma oramai c’è, e noi ne viviamo.
“Le illusioni perdute” . De Balzano

OSSERVAZIONI PRELIMINARI
Alle soglie del XXI secolo suona anacronistico parlare di stampa tipografica a caratteri mobili e trattarne la materia tecnica come se fosse in pieno fulgore. Anche gli epitaffi, però, parlano del defunto con molto ardore, per ciò che di buono e nobile ha rappresentato il soggetto in vita. Nessun individuo conosciuto e nessun arte praticata muore nel cuore dell’uomo, anche se tramontata, tanto meno un’arte applicata rimasta affascinante ed immutata per cinque secoli. La tipografia napoletana ha avuto il suo massimo splendore nel diciannovesimo secolo,